Il problema della qualità dell’aria negli ambienti confinati è noto fin dal secolo scorso, quando gli igienisti cominciarono ad occuparsi di igiene e di edilizia mirando alla individuazione delle misure per garantire la salubrità degli edifici, con particolare attenzione alla quantità d’aria necessaria per ciascun abitante. Negli ultimi trenta anni è stata prestata particolare attenzione alla riduzione dell’inquinamento outdoor, ma solo recentemente la comunità scientifica internazionale si è occupata con convinzione ed in modo serio della contaminazione dell’aria negli ambienti chiusi. Il Ministero dell’Ambiente Italiano nell’anno 1991 definisce l’ inquinamento indoor, ovvero “la presenza nell’aria di ambienti confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna di sistemi ecologici di elevata qualità ” Fonti di inquinamento indoor Gli inquinanti derivano dalla presenza di persone, animali, piante, dalle attività che si svolgono negli ambienti, dagli impianti di condizionamento, dai materiali per la costruzione, dai materiali e prodotti per le finiture, dai materiali di arredo, dai prodotti di largo consumo, dall’impiego di macchine e strumenti di lavoro (stampanti per computer, fotocopiatrici ecc.). I contaminanti derivanti dalle attività umane, quali lavorare, fumare, cucinare, riscaldare l’ambiente, la manutenzione e la pulizia della casa, di rilevante importanza sono, oltre alle emanazioni provenienti dal ciclo lavorativo, i gas generati dalla combustione, i particolati respirabili e i Composti Organici Volatili, spesso presenti nei materiali da costruzione e per la finitura degli arredi (colle, vernici etc..); altri inquinanti, di natura biologica, sono derivati dalla presenza stessa dell’uomo ed eventuali animali domestici. Soprattutto i materiali e i prodotti utilizzati in edilizia possono essere fonte di emissioni di  composti chimici  ad elevata  tossicità ;  composti che causano una inaccettabile qualità dell’aria e composti la cui insalubrità magari è sconosciuta. A complicare il quadro si deve aggiungere la presenza di nuovi fattori: un generale peggioramento delle condizioni del contesto ( ad esempio: inquinamento outdoor etc…)una minore attenzione dei progettisti nei confronti dei tradizionali problemi di igiene edilizia diverse abitudini di vita della popolazione, che tende a trascurare le normali operazioni di pulizia econtemporaneamente, fa uso di prodotti di largo consumo che aumentano il carico inquinante Sindromi correlate all’inquinamento indoor Il termine “sindrome dell’edificio malato” (Sick Building Sindrome, SBS) descrive una serie di sintomi riportati dagli occupanti di un edificio associati alla permanenza nell’edificio stesso, presentando questo condizioni di cattiva qualità dell’aria indoor tali da poterlo definire “malato”. Si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e non correlati ad un determinato agente, quali: irritazione degli occhi, delle vie aeree e della cute, tosse, senso di costrizione toracica, sensazioni olfattive sgradevoli, nausea, torpore, sonnolenza, cefalea, astenia. I malesseri, avvertibili solo ed esclusivamente durante la permanenza all’interno dell’edificio, possono essere associati a determinate stanze o settori, oppure generalizzati all’intera costruzione. Proprio l’assenza di reperti obiettivi focalizza il problema sulla adeguatezza della qualità dell’aria, intesa come soddisfacimento delle proprie aspettative e raggiungimento di uno stato di benessere. Lo studio degli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute umana è particolarmente complesso in quanto i sintomi non sono specifici e possono esserci più inquinanti responsabili dello stesso disturbo, subentrano inoltre gli effetti dovuti allo stress e al discomfort climatico. Forme di inquinamenti indoor Gli inquinanti indoor si possono sostanzailmente suddividere in 3 tipologie, ovvero: ChimicoFisicoBiologico A titolo esplicativo, e non esaustivo si riporatno in elenco alcu ne tipologie di inquinanti in funzione delle 3 tipologie sopradette. Inquinanti indoor di tipo chimico Ossidi di azoto, Ossidi di zolfo, OzonoMonossido di carbonioParticolato aerodisperso (PTS, PM10,PM2,5)Composti organici volatili (benzene, formaldeide)Fumo di tabaccoIdrocarburi policiclici aromatici (IPA)AntiparassitariAmiantoFibre minerali sintetiche Inquinanti indoor di tipo fisico RadonRadiazioni non ionizzantiUmidità Inquinanti indoor di tipo biologico BatteriVirus Funghi (miceti)Biocontaminanti (allergeni)
Assunta Cecere
gruppo esse Q srl