Alle discipline della comunicazione non viene ancor oggi riconosciuto a pieno un ruolo strategico nell’ambito del management sanitario, nonostante le indicazioni fornite dalla vasta produzione normativa che ha riguardato, nell’ultimo quindicennio, la Sanità italiana e la Comunicazione Pubblica. Con l’intento di finalizzare le azioni dei singoli professionisti e contemporaneamente perseguendo una logica di “sistema”, nel P.O di San Felice a Cancello, è stato promosso un progetto di comunicazione organizzativa per realizzare un esercizio di bilancio tendente al pareggio, scopo finale di ogni attività gestionale-economica.
In via prioritaria si è organizzata una rete comunicativa interna per favorire il senso di appartenenza dei vari “segmenti organizzativi”, necessario affinché gli operatori adottino comportamenti coerenti con gli obiettivi della macrostruttura e gestionali dell’Azienda. Primo passo l’insediamento di un Ufficio. Relazioni con il Pubblico per la gestione dei necessari tavoli tecnici interdisciplinari, orizzontali e verticali, riunioni periodiche di verifica dei report aziendali, analisi delle aree di miglioramento,realizzazione di circolari e atti comunicativi interni. Il secondo passaggio è stato indirizzato a migliorare la comunicazione esterna per aumentare il livello di fruizione della struttura attraverso la costruzione di una rete con Medici di M.G:, Associazioni e Istituzioni Locali,e la realizzazione di materiale informativo sistematizzato facilmente reperibile e fruibile dal cittadino.
La chiarezza delle strategie e delle azioni individuate per realizzarle, la esplicita dichiarazione delle stesse, fatte diventare patrimonio della comunità attraverso una comunicazione attenta, non eccessiva ma neanche parziale, la disponibilità al confronto, la resistenza all’attacco frutto del forte convincimento di un’idea adeguata, hanno permesso di gestire una transizione scottante e nel frattempo ottenere, sul fronte dei risultati, miglioramenti continui che hanno rafforzato l’idea:utilizzare una “risorsa strategica” a basso costo ma di grande impegno e valore, utile quando gli obiettivi assegnati sono complessi e impongono modifiche sostanziali nell’assetto organizzativo e nella gestione del lavoro, quando vengono richieste applicazioni di percorsi di Qualità e Gestione per Obiettivi, quando il tempo a disposizione è scarso.
Per un ospedale, la cui prospettiva più realistica secondo alcuni ,era quella di un forte ridimensionamento se non la chiusura, questa era è stata una vera e propria rivoluzione, tenuto anche conto che la Regione Campania nel 2007 chiedeva come obiettivo il raggiungimento e/o superamento dell’70% del rapporto costo/produzione. I risultati attesi erano, e sono stati,un miglioramento della performance di presidio (attraverso l’apprendimento e l’autovalutazione del peso delle attività sia sotto l’aspetto puramente economico che di intensità assistenziale piuttosto che quantitativo) e il miglioramento del clima lavorativo.
La comunicazione organizzativa ha confermato di essere di per sé valore aggiunto alle abilità strategiche e manageriali, e si è rivelata meccanismo di crescita esponenziale del valore dell’idea progettuale,replicabile in più contesti, in quanto sostanziante l’obiettivo e capace di imprimere impulso unitario allo sforzo della macrostruttura
Antonella Guida
direttore sanitario del P.O di San Felice a Cancello (CE)