Esiste una scuola chirurgica italiana che è patrimonio di tutti. Esiste anche una gloriosa tradizione ospedaliera: Ambizione dell’ACOI è di esserne le voce.
Questo è il motto dell’Associazioni dei Chirurghi Ospedalieri Italiani.
SCUOLA vuol dire formazione, preparazione.
PATRIMONIO DI TUTTI: non solo quindi dei Professionisti del campo, ma a tutti coloro che con questo Patrimonio possono venire e contatto, come l’utente/ paziente
AMBIZIONE DELL’ACOI E’ DI ESSERE LA VOCE anche di questo incontro tra Professionisti e cittadini: : ecco quindi la “Fondazione Chirurgo e Cittadino
La Fondazione CHIRURGO e CITTADINO nasce nel 2010, ne sono promotori i 5.000 Chirurghi della Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (A.C.O.I.) cittadini, scienziati e ricercatori.
.
La Fondazione concentra il suo impegno in quattro aree operative, che comprendono molteplici progetti:
– la ricerca clinica focalizzata alle nuove tecniche e tecnologie chirurgiche “meno invasive” per una migliore qualità di vita
– la divulgazione scientifica delle nuove acquisizioni e la individuazione delle linee guida applicative relative.
– La formazione e l’empowerment del cittadino nell’affrontare le problematiche della malattia
– l’aggiornamento del chirurgo per la sicurezza del paziente (Safe Surgery Saves Life)
La Fondazione si propone di promuovere iniziative, che, instaurino un link sempre più forte tra il chirurgo e il cittadino nella consapevolezza che solo un approccio “dialogico” possa ridurre quello scarto culturale e antropologico che vede da una parte il chirurgo, titolare di un sapere esclusivo e estremamente tecnico, e l’utente/paziente, che si avvicina a dover affrontare un intervento chirurgico con timore ed incertezza, in una sanità spesso spersonalizzata.
Al fine di lanciare l’avvio dei suoi programmi e di avere un primo momento di visibilità verso il grande pubblico, la Fondazione intende promuovere la “Giornata dell’Ascolto”, finalizzata a creare un legame e un momento di incontro e di proficua conoscenza reciproca tra chirurghi e cittadini.
La giornata, programmata per fine 2010, sarà caratterizzata da due momenti:
– Una manifestazione in una o più piazze italiane nella quale i chirurghi incontrino i cittadini ponendosi all’ascolto delle loro esigenze. Sarà distribuito materiale esplicativo e sarà sottoposto alle persone un questionario sui problemi più sentiti durante il percorso chirurgico ed in particolare riguardo alla fase “post-chirurgica”.
– Una mobilitazione dei chirurghi di tutto il territorio italiano all’interno dei loro reparti con le stesse finalità operative.
Sarà così possibile conoscere in modo approfondito quali siano le domande e le esigenze alle quali le Istituzioni e il mondo della Chirurgia dovranno rispondere e sulla base delle quali la Fondazione potrà promuovere azioni e programmi futuri.
Le informazioni raccolte sia in piazza che nei reparti verranno poi inserite in un data-base e formeranno i contenuti di un Report sulla “Giornata dell’Ascolto”, da rendere pubblico nei primi mesi del 2011.
La scelta di tale argomento (dimissione post-chirurgica) già presente nella “Carta della qualità in chirurgia” (CittadinanzAttiva — ACOI) , è particolarmente importante in questa fase storica della sanità italiana, molto orientata ad accorciare i tempi di degenza con prevedibili disagi per il paziente, che si trova ad essere dimesso senza adeguate informazioni, con una copertura assistenziale insufficiente, di fronte ad ostacoli ed attese per farmaci e controlli.
Dott. Rodolfo Vincenti






