L’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI) analizza i dati recentemente pubblicati sia dalle organizzazioni a tutela del cittadino, sia da alcune associazioni scientifiche e istituzionali che parlano di un incremento sensibile del numero delle denuncie per fatti medici. E’ bene chiarire con forza che tali dati non rappresentano la realtà del nostro Paese, ma non si può negare che il problema esiste con ampie ricadute negative che condizionano il medico, il cittadino e, di fatto, tutto il sistema sanitario.
Oltre l’80% dei chirurghi nell’arco della vita viene denunciato almeno una volta! Ben vengano quindi tutti gli atti che possono in qualche modo ridurre il grande peso ansioso e psicologico che il rischio contenzioso comporta, anche nella considerazione che più dei due terzi dei contenziosi non vanno in giudizio. Sono più di 20.000/anno quelli inutilmente aperti e rappresentano un peso psico-economico per tutta la Società : avvocati, magistrati, medici legali, cittadini, chirurghi ecc inutilmente coinvolti. La professione del chirurgo è certamente molto variegata, ma oggi non e più soltanto malato, corsia, sala operatoria, ma corsia, sala operatoria, avvocato e tribunale. E’ diffuso convincimento che non si muore più per una malattia non più curabile, ma per errore di qualcuno. Ben vengano quindi tutte le azioni possibili in grado di ridurre questo peso.
I chirurghi italiani ACOI hanno iniziato un percorso molto fattivo con le Associazioni di categoria dei cittadini: per la prima volta il Chirurgo interagisce con Cittadinanza Attiva (Tribunale per i diritti del Malato), sui punti pregnanti per una sanità più efficace e con ampi spazi di conoscenza ed umanizzazione, con una auspicata naturale conseguenza di una progressiva riduzione del contenzioso medico-paziente.
L’azione si è esplicata e procede con l’instaurazione e la collaborazione bipartisan della “Carta di Qualità in Chirurgia” (www.acoi.it) e con i corsi di formazione a tutti i livelli nazionali per le Unità Operative di Chirurgia con il progetto “Qualità e Sicurezza nel Blocco Operatorio” (www.acoi.it) (l’altro partner paritario del progetto è l’AGENAS).
In piena sinergia con tali iniziative ACOI ha costituito la “Fondazione Chirurgo e Cittadino” (FCC).
I grandi obiettivi: la ricerca scientifica per una chirurgia meno aggressiva e per una migliore qualità di vita, oltre a creare e rafforzare l’interazione tra chirurgo e cittadino-utente caposaldo insostituibile della vita sociale, etica e civile per una Sanità consapevole. Ne sono promotori i 6.000 Chirurghi della Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani, scienziati, ricercatori, bioetici, sociologi e cittadini.
La Fondazione concentra il suo impegno in macro aree operative, che comprendono molteplici progetti:
– la formazione “a tutto campo” del chirurgo
– la ricerca clinica focalizzata alle nuove tecniche e tecnologie chirurgiche “meno invasive” per una migliore qualità di vita
– la divulgazione scientifica delle nuove acquisizioni e la individuazione delle linee guida applicative relative.
– la formazione e l’empowerment del cittadino nell’affrontare le problematiche della malattia
– l’aggiornamento del chirurgo per la sicurezza del paziente (Safe Surgery Saves Life)
Un progetto a tutto campo che per il raggiungimento degli obiettivi individuati dovrà interagire con le realtà scientifiche accreditate, con il mondo dell’Università , con il mondo della informazione e delle Imprese del settore oltre che con la Scuola e le Associazioni rappresentanti il Cittadino.
Per impostare una chirurgia che accompagni sempre competenza e umanità , efficienza e attenzione ai risultati in termini di salute dei cittadini, la FCC ha organizzato la “Giornata dell’Ascolto” finalizzata a creare un legame e un momento di incontro e di conoscenza reciproca tra chirurghi e cittadini.
Essa si terrà il 20 marzo 2011 e sarà caratterizzata da due momenti:
– Una manifestazione in una o più piazze italiane nella quale i chirurghi incontrino i cittadini ponendosi all’ascolto delle loro esigenze. Sarà sottoposto alle persone un questionario sui problemi più sentiti nel percorso chirurgico ed in particolare riguardo alla fase “post-chirurgica”.
– Una mobilitazione dei chirurghi all’interno dei loro reparti e i loro ambulatori, finalizzata a sottoporre ai cittadini/pazienti il questionario al fine da avere informazioni più ampie possibili sulle esigenze dei cittadini.
Le informazioni raccolte sia in piazza che nei reparti verranno poi inserite in un data-base e formeranno i contenuti di un report sulla giornata dell’ascolto, da rendere pubblico e sulla cui base impostare il futuro lavoro.
E’ evidente che tutti coloro i quali vogliano impegnarsi a sostenere con la propria azione propositiva e con il proprio supporto gli obiettivi che la Fondazione si prefigge, saranno i benvenuti.
Dr Rodolfo Vincenti
Presidente ACOI
Fondazione Chirurgo e Cittadino
www.chirurgocittadino.it (in costruzione)
http://www.acoi.it/associazione/fondazione
Via Costantino Morin, 45 – 00195 Roma