Nel corso degli anni la coinfezione HIV/HCV nella nostra area geografica (Campania) è stata sempre una realtà dai grossi numeri; infatti, come è noto, le due infezioni virali, quella da HIV e quella da HCV, seguono le stesse modalità di trasmissione (la via parenterale principalmente associata alla tossicodipendenza per via iniettiva, e la trasmissione per via sessuale legata a rapporti sia omo che eterosessuali non protetti) e pertanto incidenza della coinfezione HIV/HCV ha sempre mantenuto negli anni percentuali sostenute seppure con modifiche epidemiologiche nel corso del tempo.
Di fatti se inizialmente la coinfezione ha interessato principalmente la categoria dei tossicodipendenti per via iniettiva è vero anche che le modifiche evidenti delle abitudini sessuali e soprattutto la mancata osservazione delle più elementari misure di prevenzione che mirano a prevenire le malattie sessualmente trasmesse (HIV ed HCV incluse) ha determinato nel corso degli anni un incremento evidente della coinfezione nella categoria dei soggetti che acquisiscono l’infezione per via sessuale (omo ed eterosessuali).
I dati della coinfezione HIV/HCV esposti sono relativi a quanto osservato presso la U.O.C. immunodeficienze e malattie dell’emigrazione dell’ Azienda ospedaliera “Ospedali dei colli” di Napoli con particolare riferimento al periodo relativo al trattamento della coinfezione con i nuovi farmaci innovativi DAAs per la terapia dell’infezione da HCV.
621 pazienti con infezione da HIV sono attualmente seguiti con regolarità presso U.O.C. immunodeficienze e malattie dell’emigrazione. 159 pazienti (25.6%) sono coinfetti con HCV e di questi 72 (45.2%) sono trattati (e ritrattati) per l’infezione da HCV. Tra i ritrattati 1 paziente è ritrattato per nuova infezione con genotipo di HCV differente e 1 paziente è ritrattato dopo fallimento da prima linea di terapia con DAAs.
86.1% maschi; 8.3% extracomunitari; 72.2% tossicodipendenti; 11.1% etero sex; 9.7% omo-bisex; 6.9% emofilici. Età media 49 anni; coinfetti HIV/HCV da 18.7 anni (media). 62.5% categoria A (CDC); 20.8% categoria B e 13.8% con AIDS conclamata (categoria C). I parametri immuno-virologici all’arruolamento alla terapia con DAAs sono: CD4+ è 618 cell/mmc; HIV/RNA 1559 c/ml (1 paziente naive per HIV inizia contemporaneamente i due trattamenti sia per HIV che per HCV).
58.3% dono in linea di tarapia antiretrovirale (TARV) > 3 e il 65.2% dei pazienti all’arruolamento con DAAs assumono inibitori dell’integrasi (INI) come TARV.
Il genotipo di HCV dei pazienti coinfetti è riportato in tabella 1.
Tabella 1 – HCV genotipo (GTP) dei pazienti coinfetti
GTP | N° | % |
1a | 31 | 43 |
1b | 10 | 13.8 |
2 | 1 | 1.3 |
3 | 24+1 | 33.3 |
4 | 4+1 | 6.9 |
Nel grafico 1 è riportato il grado di fibrosi dei pazienti (elastometria)
Grafico 1
Nel grafico 2 la media di kPa in relazione al GTP di HCV
Grafico 2
Nel grafico 3 è riportata il valore basale di qHCV-RNA all’arruolamento a farmaci DAAs
Grafico 3
Tra i pazienti coinfetti e trattati con DAAs: 12 non hanno risposto ad un primo trattamento con PEG-IFN+RBV; 2 pazienti hanno fallito ad una prima linea di terapia con farmaci innovativi DAAs; 58 pazienti sono naive al trattamento per HCV; 12 pazienti hanno comorbidità (6 pz con diabete, 5 pz con malattia CV e 1 pz con MGUS).
Il trattamento utilizzato in base al GTP di HCV è riportato in tabella 2
Tabella 2 – trattamenti/GTP
1a | 1b | 2 | 3 | 4 | Totale | |
SOF | 7 | 7 | ||||
LDV | 8 | 2 | 2 | 12 | ||
DKL | 2 | 1 | 9 | 1 | 12+1 | |
3D | 2 | 1 | 1 | 4 | ||
ELB/GRAZ | 4 | 2 | 1 | 7 | ||
VELP/SOF | 12 | 2 | 1 | 5 | 2 | 21+1 |
GLEC/PRIB | 1 | 2 | 1 | 4 | ||
SIM | 1 | 1 | 2 | |||
TLPV | 1 | 1 |
La durata del trattamento è riportata, per settimane di terapia e farmaco utilizzato, nelle tabelle 3 e 4.
Tabella 3 – durata trattamento
Weeks | N° pz | % |
8 | 4 | 5.5 |
12 | 37 | 51.3 |
24 | 31 | 43.2 |
Tabella 4 – durata/farmaco
8 | 12 | 24 | |
SOF | 7 | ||
LDV | 4 | 8 | |
DKL | 1 | 12 | |
3D | 2 | 2 | |
ELB/GRAZ | 7 | ||
VELP/SOF | 22 | ||
GLEC/PRIB | 4 | ||
SIM | 2 | ||
TLPV | 1 |
Risultati
7 pazienti sono ancora in terapia; 13 pazienti sono arrivati alla fine del trattamento; 13 pazienti hanno risposto al trattamento e ottenuto SVR12 mentre 39 hanno ottenuto SVR24.
Del 54.8% dei pazienti coinfetti e non trattati: 23 pz (26.4%) non sono viremici per HCV; 37 (42.5%) sono già trattati/drop out/non affidabili per stile di vita mentre 27 pz (31%) dovranno iniziare il trattamento per HCV.
Conclusioni.
Il trattamento della confezione HIV/HCV appare, oggi, con la disponibilità delle terapie DAAs altamente efficaci e sicure, una strategia da perseguire in maniera estensiva specialmente alla luce dei dati di letteratura che indicano come nel paziente HIV positivo l’infezione da HCV abbia una evoluzione più rapida verso quadri avanzati di malattia epatica (5,6). La disponibilità di farmaci pan genotipici per HCV, con un ridotto numero di cp/die e con schemi di breve durata, consentono di tentare la via dell’eradicazione dell’infezione da HCV in generale e nei coinfetti in particolare. I dati di real life esposti relativi alla nostra esperienza ci esortano a continuare sulla strada del trattamento estensivo a tutti i pazienti coinfetti al fine di poter ottenere una riduzione della circolazione del virus HCV tra i pazienti HIV positivi nella nostra area geografica.
Dott. Elio Manzillo
Direttore U.O.C. immunodeficienze e malattie dell’emigrazione
Azienda ospedaliera “Ospedali dei colli” – Napoli