“Sono diventato medico per curare le malattie, non i malati” così esordisce, nel pluripremiato serial televisivo, Gregory House, il diagnosta più amato dal pubblico italiano, che da oggi è tra i “protagonisti” del libro di Alessandra Dionisio, “Quando la medicina si fa in tv-Benessere, salute e professione sanitaria rappresentate nel piccolo schermo” (Guida Editore).
L’autrice, dottore di ricerca in scienze della comunicazione ed esperta di comunicazione organizzativa sanitaria presso l’AOU Federico II di Napoli, risponde, con metodo rigorosamente scientifico, ad alcuni spinosi quesiti: come i media concorrono a determinare il rapporto tra domanda e offerta di salute e, soprattutto è possibile individuare un percorso, una best practice, per costruire una medicina in grado di produrre risultati centrati sulle tecniche e sull’organizzazione e, nel contempo, far proprio un approccio orientato al paziente? Il testo è diviso in due sezioni, la prima è dedicata ai grandi cambiamenti normativi che hanno riguardato il Servizio Sanitario Nazionale nell’ultimo ventennio, la seconda, analizza le rappresentazioni mediatiche della salute, passando in rassegna i più recenti medical-drama e i principali programmi di informazione e intrattenimento sul tema.
Da ER a Nati Ieri, da Nip/Tuck fino a Grey’s Anatomy, da Check-Up ad Elisir, lo studio evidenzia i metodi e le tecniche di comunicazione per governare i processi organizzativi e gestionali dei cambiamenti in atto e permette di acquisire una maggiore consapevolezza sullo scenario che i media concorrono a delineare rispetto ai temi di salute e benessere.