La Fondazione di partecipazione rappresenta una delle più note forme di partnership tra il pubblico e il privato. L’Ente, dotato secondo la disciplina privatistica di norme statutarie che facilitano l’incontro pubblico/privato, riserva alla parte pubblica forti poteri di controllo, ma consente allo stesso tempo ampi margini di partecipazione dei soggetti privati: in tal modo riesce a garantire l’interesse pubblico, inserendo allo stesso tempo degli elementi manageriali che possono essere di grande aiuto nella gestione, riuscendo a creare, sviluppare e rendere strutturale l’interazione tra pubblico e privato. Nella prospettiva dei servizi sanitari, l’eticità pubblica dell’intero sistema sanitario trova realizzazione con la creazione di una Fondazione a partecipazione pubblico/privato, non finalizzata a produrre e distribuire utili, ma al contrario rispondente ad una logica di perseguimento dell’interesse della collettività . In questi anni, infatti, le sperimentazioni attuate ai sensi del Dlgs.vo 229/99 hanno rivelato come la fondazione di partecipazione rappresenti un centro decisionale e strategico in cui congiuntamente pubblico e privato, non su un piano di parità quanto di rispetto dei reciproci ruoli, perseguono l’obiettivo di tutela della salute.
Le conseguenze della scelta di costituire fondazioni di partecipazione sono numerose al fine di evitare alterazioni delle finalità pubbliche: in primo luogo si evita l’adozione di sistemi di mercato puro che possano entrare in conflitto con la natura pubblica dell’interesse tutelato; in secondo luogo, l’efficienza/imprenditorialità del servizio medesimo sarà attuata e garantita dalla Fondazione in uno alla società partecipata.
La Fondazione in ambito sanitario consente di conseguire il vantaggio di garantire continuità all’assetto istituzionale sia sotto l’aspetto gestionale, essendo ente autonomo, anche se non svincolato dai soggetti che lo costituiscono, che sotto quello sostanziale, perseguendo l’interesse di pubblica utilità al pari di quello perseguito istituzionalmente dalle aziende sanitarie/ospedaliere originarie. Al suo interno posso convergere tutti coloro che si vedono affidato il compito primario di cura della salute del cittadino, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità , collaborando costruttivamente per la propria parte. La Fondazione rappresenta, infatti, il luogo giuridico e lo strumento operativo per gestire il bilancio etico complessivo dell’impresa o del gruppo. In altri termini le risorse destinate a scopi “caritatevoli” vengono imputate e gestite da un organismo autonomo e distaccato sia rispetto alla componente imprenditoriale che a quella pubblica. In tale prospettiva la predisposizione di un adeguato sistema di regole di governo aziendale può contribuire a rendere più attraente per il settore privato entrare in partnership con il settore pubblico, a garanzia della disponibilità e attendibilità di informazioni ampie ed esaustive, della correttezza ed efficienza di gestione aziendale.
Dr. Roberto Delfino* Dr. Alberto Giugliano**
Dottorato di Ricerca in Economia e Management Sanitario Università degli Studi di Napoli “Federico II”.*Dottorato di Ricerca in Economia e Management Sanitario Università degli Studi di Napoli “Federico II”.**