È stato assegnato al professor Antonio Giordano dell’Università di Siena il premio CORE 2017 per la ricerca nel campo dell’oncologia. La premiazione è avvenuta durante il congresso internazionale “Clinical Needs and Translational Research in Oncology” (Esigenze cliniche e ricerca traslazionale in oncologia), organizzato dal Centro Oncologico ed ematologico di Reggio Emilia (Irccs-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – Azienda USL). Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine, della Temple University di Philadelphia (USA) e professore di Anatomia e istologia patologica nell’Ateneo senese, ha ottenuto il riconoscimento per la scoperta dell’oncogene soppressore RB2/p130. Tale scoperta, si legge nella motivazione, “ha aperto la strada ad importanti conoscenze nella regolazione del ciclo cellulare e quindi a nuove possibilità terapeutiche da quelle farmacologiche su base molecolare alle prospettive di terapia genica”. Durante il congresso di Reggio Emilia, presieduto dal dottor Carmine Pinto, direttore dell’Oncologia Medica del Centro Oncologico ed ematologico della città emiliana, è stato premiato insieme a Giordano anche il professor Luca Gianni, direttore del dipartimento di Oncologia dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, per i suoi studi sulla terapia neoadiuvante del carcinoma della mammella. Il gene RB2/p130, scoperto da Giordano, ha una funzione centrale nel controllo della replicazione del DNA e quindi nell’insorgenza e nella cura del cancro.