La Boswellia Serrata,già oggetto di studio in passatoper la spiccata attività antinfiammatoria dimostratadalla sua resina,è tornata prepotentementeall’attenzione poiché l’inibizione della sintesi deileucotrieni, causata dagli acidi boswellici,sembraessere potenzialmente utile ,non solo nelle patologiereumatiche,ma anche in altre malattie su baseinfiammatoria come l’asma e la colite ulcerosa.Durante l’ultimo decennio gruppi di ricerca Europeied Asiatici hanno testato in tal senso l’estratto titolatoe standardizzato di Boswellia Serrata al 60%. Buonasi è rivelata la rispondenza dei pazienti trattati perpatologie quali reumatismi,gotta,miositi,nei qualisi è ottenuta una diminuzione della sintomatologiadolorosa,del gonfiore ,nonché un miglioramentodell’immobilità mattutina,tipica delle sindromiinfiammatorie. I pazienti sottoposti ad osservazionenon hanno,inoltre,mostrato incidenza rilevantedi processi ulcerativi o di sanguinamentogastrointestinale,eventi comunemente riscontraticon l’utilizzo dei FANS. L’assenza di tale tossicità èdovuta all’azione specifica dell’estratto di Boswelliache inibisce l’enzima lipoossigenasi,con conseguentediminuzione della risposta infiammatoria daleucotrieni,senza però influenzare la cicloossigenasiresponsabile della sintesi delle prostaglandine,chepuò,a volte,svolgere azione pro-infiammatoria.La Boswellia Serrata è originaria delle aride regionicollinari dell’India,ha grossi rami e raggiunge i4 metri in altezza .L’essudato del tronco è unagommoresina conosciuta tradizionalmente nellamedicina Aiurvedica,in cui trova da tempo largoimpiego,come”Salai guggal”.I costituenti della drogasono principalmente oleoresine,costituite da olii,terpenoidi e gomme. La raccolta della gommoresinava terminata entro ottobre,per asportazioni di frazionisuperficiali di corteccia e continua per dieci,dodicigiorni dopo l’incisione. La quantità massima ottenibiledi resina è pari ad un kg per anno per pianta. Ognisingola pianta può essere sfruttata per un massimodi 6-7 anni consecutivi..Gli oli essenziali sonoresponsabili dell’odore sgradevole dell’oleoresina i cuicomponenti attivi sono terpenoidi che annoverano ilcomplesso degli acidi boswellici(alfa,beta e gamma).Per ottenere ,dalla gommoresina ,gli acidi boswellici,questa viene delipidizzata a temperatura ambiente:ilresiduo è sottoposto a percolazione,estrazioneselettiva,frazionata e concentrata sotto vuoto fino adottenere una polvere color avorio costituita da unamiscela di acidi triterpenici pentaciclici,tutti derivatidell’acido boswellico,il cui maggior componenteè l’acido alfa boswellico.Dalla oleoresina si ottieneanche una frazione non acida alla quale sono stateattribuite proprietà analgesiche peraltro scarsamentedocumentate.Gli acidi boswellici esercitano una inibizione selettivadella 5-lipo-ossigenasi che interviene già a dosidi 5 microgrammi/ml,mentre non sembrano ingrado di influenzare la ciclo-ossigenasi e la 12-lipoossigenasi,né di ostacolare la perossidazione dell’acidoarachidonico da parte del ferro ascorbato neanche adosi di 400 mcg/ml.La droga,in vitro, ha dimostratodi poter inibire anche le elastasi,enzimi proteoliticidel tessuto connettivo elastico. L’estratto etanolico diboswellia si è dimostrato efficace nel ridurre la flogosi el’edema indotto nella zampa di ratto dalla carrageninae dal destano. Tale effetto si verifica anche nell’animalesurrenectomizzato.E’stato condotto uno studio clinico in doppio ciecosu quarantadue pazienti affetti da osteoartrite,chehanno ricevuto un estratto secco della droga per viaorale per tre mesi. La valutazione dell’efficacia è stataaffidata in parte alla compilazione di un questionariosintomatologicoda parte dei pazienti stessi, ed in partealla esecuzione di tests specifici.Sono state pure fattevalutazioni radiologiche e controllo della VES.I risultatifinali hanno evidenziato un netto miglioramento dellasintomatologia(p
Mirella Zerbino
Farmacista- Specialista in Scienze e Tecniche delle Piante Officinali e Omeopatia