Second life nonostante la recente nascita,attualmente viene utilizzato in molti settori, tra i quali quello educational. Non si puo` escludere la possibilità che, in breve, anche in quello psicologico possa inziare a prestarsi come mezzo didattico il cui scopo rientrerebbe all’interno di una nuova comunicazione, costruita mediante l’utilizzo dei più sofisticati mezzi tecnologici di cui oggi disponiamo: una realtà tridimensionale appunto.Questo è il singolare e ambizioso progetto perseguito dallo SHRO Sbarro Institute for Cancer Research alla Temple University di Philadelphia. L`Istituto e` presieduto e fondato dal prof. Antonio Giordano MD, Phd, a cui va il merito di aver colto l’importanza di investire su un sistema così innovativo; lo Shro infatti è l’unica struttura ad utilizzareSL con simulazioni scientifiche completamente innovative.Il prof.Giuseppe Russo, direttore esecutivo del progetto SHRO su Second Life, segue l’intera evoluzione di questo nuovo progetto, occupandosi con il suo staff internazionale della formazione e dei training necessari a tutto il personale che lavora all’intero dell’Istituto Sbarro. All’interno dell`isola Shro in Second Life, è stata appenaultimata la costruzione di un’area interamente dedicata alla psico oncologia; la dott.ssa Debora Muresu, responsabile della Sezione, si interessa delle problematiche e agli incontri sia con pazienti oncologici che professionisti di altre università degli USA. “La psicologia – afferma la Muresu – è una scienza che si propone come scopo lo studio della psiche umana,imbattendosi in pensieri e fantasie che sono specifiche dell’individuo. L’essere umano dispone di una realtà che riconosce e modifica in base al proprio vissuto,che dipendedalla propria soggettivita’ e dall’interpretazione degli eventicosì come essi vengono da noi percepiti. La nostra realtà soggettivaè unica, la si può però osservare e comprendere attraverso lamanifestazione; l’esplorazione di essa ci può condurre ad unaricostruzione, pur parziale, soprattutto attraverso la comunicazione.Di tutto ciò si occupa lo psicologo durante i colloqui, eseguiti indiverse fasi temporali a seconda dei casi. Per Indagare,capire, valutare, è fondamentale la conoscienza non solo della menteumana,ma anche delle tecniche utilizzate durante tutto il processopsicodiagnostico.mDa un certo punto di vista, la realtà virtuale nonmolto si discosta da tutto ciò che precedentemente è stato spiegato.Essa consiste in una sorta di rappresentazione verosimile, fruttodella nostra immaginazione, dettata da quelle che sono le nostre fantasie ecostruita artificialmente. All’interno del “metaverso” però è possibile scoprire una parte del nostro mondo interiore, cosi’ comeviene proiettato. Non va dimenticato infatti che, pur trattandosi di una realtà non esistente, questa può contenere elementi rilevanti proprio perchè direttamente provenienti dal nostro Io interiore.Uno dei punti forza di Second Life è l’abbattimento delle barrieregeografiche e la possibilità di interagire in uno scenario 3D altamente dettagliato in maniera anonima,cosa molto importante per pazienti con difficoltà di socializzazione”.
Pierpaolo Basso
Sbarro Health Press – Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine – Center for Biotechnology, Temple University