Il professore Antonio Giordano che dirige lo Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine e direttore del Center for Biotechnology nel College of Science and Technology di Philadelphia e professore ordinario dell’Università di Siena, in collaborazione con la professoressa Marina Di Domenico della Seconda Università di Napoli e responsabile scientifico dell’IRCCS “La salute della donna” della clinica Malzoni di Avellino, hanno pubblicato un lavoro sulla rivista internazionale“Journal of Cellular Physiology” dal titolo: “Multifaceted breast cancer: the molecular connection with obesity”. Il lavoro scientifico descrive: a) come lo stato infiammatorio, caratteristico del tessuto adiposo possa essere uno dei cofattori responsabili del microambiente che promuove la trasformazione neoplastica; b) come gli ormoni steroidei -essenziali per lo sviluppo, crescita e differenziazione cellulare- insieme con molti altri fattori prodotti dal tessuto adiposo, possano essere coinvolti nello sviluppo del carcinoma mammario. Interessante l’approccio,fornito dal professore Pietro Formisano dell’Università “Federico II” di Napoli,inerente ai sistemi di colture cellulari per lo studio delle interazioni tra tessuto adiposo e tessuto tumorale ed il meccanismo d’azione molecolare dell’insulina. La professoressa Angelina Di Carlo dell’Università di Roma“La Sapienza”, ha trattato le metalloproteinasi: enzimi determinanti nel definire la connessione tra obesità e progressione tumorale.L’apporto scientifico della professoressa Kouidhi Soumaya della Manouba University di Tunisi, suggerisce che i miRNA circolanti potrebbero essere importanti marcatori diagnostici e prognostici. Infine,vengono riportati gli studi condotti dalla professoressa Marina Di Domenico riguardanti le azioni “non genomiche”dei recettori per gli estrogeni in relazione al cancro mammario,con particolare riferimento al ruolo di p85/PI3K, nella differenziazione e migrazione cellulare. Questo lavoro è il risultato di un ampio scambio di competenze e rappresenta un valido contributo nella conoscenza dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi del carcinoma mammario.