SANITA’ AL SUD: LA NECESSITA’ DI UNA RIVOLUZIONE CIVILE!
I dati mostrati oggi dallo studio in itinere dell’Istituto Tumori di Milano confermano la linea di impegno civile, politico e sanitario che ha caratterizzato dal principio l’azione degli oncologi iscritti ai Medici per l’Ambiente e dei colleghi impegnati nella amministrazione sanitaria del comune di Napoli.
La Regione Campania e la città di Napoli vivono da molti anni uno squilibrio gestionale in Sanita’ con una progressiva mortificazione delle strutture di Sanita’ pubblica ed uno squilibrio del rapporto Sanita’ pubblica/privata, tra i piu’ sbilanciati di Italia in favore delle strutture sanitarie private accreditate, numericamente in eccesso rispetto ai fabbisogni reali.
Nelle analisi di mortalità non esiste differenza significativa, come dimostrato dagli studi multidisciplinari in comune, se si confrontano IRCCS pubblici di eccellenza come l’Istituto Tumori di Milano e la nostra Fondazione Pascale di Napoli!
Il gap diventa invece evidente quando si allarga il confronto con le strutture pubbliche periferiche e quelle private, che, prive di adeguata organizzazione in rete le prime, ed in notevole eccesso numerico per mancata programmazione regionale le seconde, determinano una minore garanzia di diagnosi precoce e di trattamenti multidisciplinari integrati, pur in presenza sovente di standard alberghieri di migliore qualità rispetto alle strutture pubbliche.
I dati presentati confermano quindi la necessita’ di una presenza sempre maggiore (e non minore!) di Sanità Pubblica, ma ben gestita ed adeguatamente attrezzata e messa in rete per favorire l’accesso dei pazienti senza obblighi di percorsi tortuosi o addirittura deviati verso strutture ed interessi private.
Ancora, questi dati si sommano (e non escludono!) alla grave situazione di degrado ambientale che provoca ulteriore e significativo aumento di casi di incidenza di patologie cronico degenerative come il cancro nelle province di Napoli e Caserta, le piu’ giovani di Italia.
Il degrado ambientale sempre piu’ ingravescente e sempre piu’ palesemente determinato dai rifiuti industriali e non urbani, causa il grave problema aggiuntivo, ben evidenziato dagli studi del Prof Antonio Giordano sul cancro della mammella, della ormai insufficiente efficacia anche di screening ben condotti e con adesione sufficiente. Su base nazionale, e ancora di piu’ in regione Campania, appare sempre piu’ evidente l’incremento di incidenza del cancro nelle donne in eta’ pre-screening!
Occorre quindi un intervento gestionale e politico/sanitario eccezionale e sinergico, in regione Campania e nella citta’ di Napoli, e tale è l’impegno sia della amministrazione comunale che dei Medici per l’Ambiente:
1) per interventi sempre piu’ energici ed efficaci di Prevenzione Primaria a tutela del territorio e per ridurre drasticamente il numero dei casi incidenti,
2) per una corretta rideterminazione del rapporto anche quantitativo strutture pubbliche/strutture private con una significativa riduzione ed accorpamento qualitativo non gia’ delle martirizzate strutture pubbliche ma di quelle private accreditate in eccesso rispetto al fabbisogno reale di diagnosi precoce e cura multidisciplinare , non solo di standard di qualità alberghiera.
Una parola chiara e di speranza va infine detta sulle modalità di recupero delle risorse economiche per un Sistema Sanitario Nazionale pubblico sempre piu’ sotto pressione per eccesso di carico di lavoro.
E’ giunta l’ora di guardare ai farmaci generici e bioequivalenti , specie ed ancor di piu’ in Oncologia, non solo come un settore di risparmio di risorse economiche da potenziare, ma , come ormai gia’ da anni in corso nei Paesi emergenti come l’India e la Cina, come fonte primaria di guadagno e recupero di risorse economiche per un Sistema Sanitario Pubblico, magari grazie ad una Industria a partecipazione statale.
Il futuro dello sviluppo industriale e quindi del lavoro, per unanime affermazione degli analisti economici mondiali, non è nella strenua quanto inutile difesa di comparti produttivi saturi come quello dell’auto, ma nel sempre piu’ richiesto comparto produttivo dell’industria farmaceutica del farmaco generico e fuori brevetto , ancor piu’ (ma non solo) nel settore della Oncologia.
Occorre quindi un nuovo modello , rivoluzionario, anche per la Sanità Pubblica, che privilegi ed anteponga la Prevenzione Primaria alla Secondaria in termini di politica sanitaria e punti decisa ad un riequilibrio vero tra Sanita’ Pubblica e Privata/convenzionata innanzitutto in termini di programmazione dei fabbisogni e di rispetto dei criteri di accreditamento in termini di qualità delle cure piu’ che del semplice miglioramento degli standard alberghieri.
E le risorse? Produrre e commercializzare a partecipazione statale farmaci generici e bioequivalenti.
Da decenni ormai la criminalità organizzata vede nel commercio in monopolio dei farmaci generici psicoattivi (droghe!) la principale fonte, ancora non intaccata, del suo eccezionale quanto criminale reddito.
Quando capiremo che è giunta l’ora di stroncare questo monopolio sui farmaci generici psicoattivi (droghe) e consentire allo Stato e non alla criminalità organizzata il recupero di ingenti risorse economiche oggi alla base della incredibile ricchezza della malavita ?
Dr Antonio Marfella
Tossicologo oncologo
ISDE MEDICI AMBIENTE NAPOLI