L’attività fisica rappresenta sia nei pazienti con diabete mellito tipo 1 che tipo 2 un momento importante nella cura delle suddette patologie. I pazienti diabetici Debbono svolgere regolarmente attività fisica soprattutto di tipo aerobico. L’attività fisica deve essere praticata almeno per 3-4 volto alla settimana e per almeno per 30 40 minuti alla volta, questo perché è stato dimostrato che il beneficio di una singola seduta di allenamento dura all’incirca per 48 ore. Uno degli aspetti più importanti per quanto riguarda le caratteristi dell’attività fisica è rappresentata dal “timing” dell’esercizio.
I pazienti devono essere educati a pianificare il lavoro muscolare nei momenti della giornata in cui, a seconda dello schema insullino-terapico impiegato, le concentrazioni insuliniche sono più basse, o addirittura in decremento. Solo così si potranno evitare le ampie escursioni glicemiche a cui abitualmente si assiste se l’esercizio, effettuato in condizioni di iperinsulinemia, deve essere preceduto da rilevanti modificazioni della diete del dosaggio insulinico. Il lavoro muscolare dovrebbe essere effettuato almeno tre ore e mezzo dopo un’iniezione di insulina intermedia.
Se si prevede che l’esercizio venga compiuto con un “timing” non ottimale, in periodi di relativa iperinsulinizzazione, è necessario ridurre la dose di insulina che lo precede.
Se l’esercizio non è stato previsto e l’insulina è già stata iniettata, occorre consumare un pasto glucidico aggiuntivo prima di iniziare l’attività fisica.
Spuntini glucidici saranno assunti a intervalli regolari durante un lavoro muscolare prolungato, anche qualora il “timing” fosse ottimale. S l’esercizio fisico è sufficientemente intenso e lungo da determinare un prevedibile depauperamento delle sorte muscolari di glicogeno, è necessario prevenire l’ipoglicemia tardiva riducendo la dose della somministrazione insulinica successiva al lavoro muscolare: in pazienti che non hanno seguito questo accorgimento, si sono verificati gravi episodi di ipoglicemia notturna a seguito di attività fisica pomeridiana o serale. nonostante queste linee-guida, solo l’autocontrollo glicemico prima durante o dopo il lavoro muscolare permetterà al paziente di destreggiarsi in una semplice modulazione del dosaggio insulinico e del’apporto dietetico. Il riscontro di concentrazioni glicemiche inferiori a 100 mg/dl o superiori a 250 mg/dl lo indurrà ad astenersi dal’iniziare l’esercizio fisico.
Ernesto Rossi Diabetologo
Ernesto Rossi
Diabetologo