Nei giorni 15 e 16 ottobre 2010 si è tenuto a Montalcino, presso il Teatro degli Astrusi, il VII Convegno “Vino e Salute”.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Vino e Salute in collaborazione con il Comune di Montalcino ed il Consorzio del Vino Brunello, ha affrontato importanti ed attuali temi: il vino e i suoi effetti sulla salute. Hanno partecipato all’iniziativa il Sindaco del Comune di Montalcino Maurizio Buffi, il Presidente dell’Associazione ‘Vino e Salute’ Stefano Ciatti, molte autorità , numerosi esponenti della comunità scientifica di fama internazionale, giornalisti ed esponenti delle principali aziende vitivinicole toscane.
Il convegno ‘Vino e Salute’ costituisce un incontro annuale in cui l’associazione si impegna a promuovere la ricerca scientifica per dimostrare lo stretto legame fra l’assunzione moderata e giornaliera di vino ed i suoi effetti benefici sulla salute. E’ noto, infatti, che il vino contiene i polifenoli, potenti antiossidanti, la cui assunzione quotidiana con la dieta svolge un’azione preventiva nei confronti di diverse patologie umane grazie alle proprietà cardioprotettive, antimicrobiche ed antivirali. E’ stato inoltre dimostrato che i polifenoli prevengono l’invecchiamento cellulare e cutaneo e presentano proprietà chemio-preventive nei confronti del cancro.
La convention di ottobre è l’appuntamento in cui l’associazione si pone l’obiettivo di valorizzare la ‘cultura del vino’ rendendo noti i suoi progetti di ricerca e le sue collaborazione con importanti istituzioni come l’Università degli Studi di Siena e l’Associazione Città del Vino.
Durante il convegno, dunque, sono stati approfonditi gli aspetti benefici del vino sulla salute umana ed il rapporto tra esercizio fisico e buona alimentazione per la prevenzione del rischio cardiovascolare. Inoltre, non sono stati trascurati gli aspetti sociali, legati al vino, quali il consumo dell’alcool da parte dei giovani. Il Presidente Ciatti ha dichiarato che: ‘Se un bicchiere di vino a pasto ha ottimi valori nutrizionali, l’abuso di alcolici può diventare fatale: lo dimostrano le stragi del sabato sera’.
Al termine del convegno il professore Piero Tosi, già Rettore dell’Università di Siena, ha proposto un progetto di ricerca con l’obiettivo di valorizzare i vitigni toscani. Al progetto parteciperanno il professore Antonio Giordano, dell’Università di Siena e direttore scientifico della Sbarro Research Health Organization di Philadelphia (USA) ed il professor Umberto Galderisi della Seconda Università degli Studi di Napoli, entrambi impegnati scientificamente anche con la Human Health Foundation Onlus di Spoleto.
La Toscana, come è noto, è caratterizzata da una lunga tradizione vitivinicola. E’ ricca di nobili ed antichi vitigni dotati di ottime caratteristiche ampelografiche che danno luogo a vini di elevato pregio come il Brunello di Montalcino, il Chianti, il Nobile di Montepulciano ed altri ancora. Lo scopo del progetto è quello di valorizzare l’identità territoriale dei vitigni locali con particolare interesse al Sangiovese, dal quale si ottiene il Brunello di Montalcino, vino limpido, brillante, di colore granato vivace con profumo intenso, persistente, ampio ed etereo e soprattutto ricco di polifenoli. Verrà effettuato uno studio per la caratterizzazione del patrimonio genetico dei vitigni toscani con particolare interesse per quelli che producono uve ricche di polifenoli. La caratterizzazione molecolare di alcune cultivar consentirà , quindio, di identificare dei marcatori presenti nel DNA dell’uva o del vino, al fine di preservare i prodotti alimentari di elevato pregio da possibili frodi.
Un altro interessante obiettivo del progetto proposto, sarà la selezione, tra i vitigni toscani, di quelli che, accanto ad ottime caratteristiche organolettiche abbiano i contenuti di anti-ossidanti più elevati. Accanto alle caratteristiche ampelografiche dei vitigni, verranno valutati i contenuti di polifenoli ed in particolare di trans-resveratrolo nelle bucce dei chicchi di uva. Il tentativo mira a coniugare l’aspetto edonistico con quello salutistico, selezionando un vino che, oltre ad essere gustoso, sia molto ricco di antiossidanti.
Prof. Umberto Galderisi
Seconda Università degli Studi di Napoli