L’Artrite Reumatoide ( AR ) colpisce circa 1 persona ogni 200, per oltre il 70% dei casi di sesso femminile e nel pieno della loro vita attiva; è una malattia infiammatoria cronica a carattere sistemico , ma con prevalente interessamento articolare .
Oltre al costante impegno delle articolazioni , l’AR è associata con notevole frequenza ad una serie di complicanze extra-articolari (tendini , guaine tendinee borse sierose, ossa) e sistemiche ; queste complicanze sono più frequenti negli uomini che nelle donne e nelle forme con doppia sieropositività ( Fattore Reumatoide ed anticorpi antiCCP ) .
Nell’ambito delle complicanze sistemiche il coinvolgimento polmonare riveste importanza particolare , sia in termini di frequenza che di gravità . Anche se il coinvolgimento polmonare può avvenire come interessamento pleurico o presenza di noduli reumatoidi , è l’interstiziopatia polmonare ( ILD ) che impatta di più sulla qualità di vita e sulla prognosi dei pazienti .
Il polmone è un organo con un’abbondante irrorazione sanguigna ed un’elevata quantità di tessuto connettivo ; è intuitivo , pertanto , che il polmone possa essere colpito dall’AR .
Nei polmoni dei pazienti con AR si trova una quantità elevata di immunocomplessi formati dall’antigene che ha scatenato l’infiammazione e dall’anticorpo legato ad esso ; la conseguenza è il danneggiamento del tessuto interstiziale che circonda gli alveoli .
Esiste , infatti , uno stretto legame tra parenchima polmonare e tessuto sinoviale nella patogenesi dell’AR ; alcuni pazienti con malattia interstiziale polmonare possono avere manifestazioni polmonari molto precedenti rispetto al coinvolgimento articolare , specie in caso di doppia sieropositività ; questo perché nel parenchima polmonare può avvenire quel processo di citrullinazione che è caratteristico dell’AR .
Di recente , alcuni studi dimostrano come l’Omocitrullinazione potrebbe essere associata alla malattia polmonare interstiziale nei pazienti affetti da Artrite Reumatoide e come possa rappresentare il legame tra malattia articolare e malattia polmonare ; pertanto , alcuni ipotizzano come il tessuto polmonare potrebbe essere il punto di partenza dell’ Artrite Reumatoide , ribaltando la visione convenzionale secondo la quale i polmoni vengono coinvolti in un secondo momento .
L’Interstiziopatia Polmonare è abbastanza frequente nei pazienti affetti da Artrite Reumatoide ( fino al 60-70 % secondo alcune stime ) ; il suo riscontro , inoltre , risulta essere associato ad un aumento della mortalità ( è la seconda causa di morte nei pazienti con Artrite Reumatoide , dopo quella cardiovascolare ) .
La sua frequenza dipende dalla procedura di rilevamento diagnostico : la Tomografia Computerizzata ad alta risoluzione , infatti , permette di rilevare anomalie polmonari non visibili nelle radiografie , spesso completamente asintomatiche ; se si considerano invece solo i casi con sintomatologia polmonare la frequenza non supera il 10% .
L’età avanzata , il sesso maschile e lo status di fumatore rappresentano i fattori di rischio per lo sviluppo di Interstiziopatia polmonare nei pazienti con Artrite Reumatoide .
Allo stesso tempo , si discute sul fatto che la RA-ILD possa essere un effetto collaterale di alcuni farmaci utilizzati per l’AR (dal momento che alcuni farmaci di documentata efficacia nell’AR , come il Methotrexate ed i farmaci anti-TNF, sono risultati associati ad esacerbazioni della malattia ) oppure una conseguenza di alcune infezioni respiratorie ( a loro volta dovute alla malattia di base o alla soppressione immunitaria dovuta ai farmaci utilizzati ) .
Il trattamento di questa complicanza dell’Artrite Reumatoide rappresenta , pertanto , una vera e propria sfida per il clinico ; il vero obiettivo , al momento , non è quello di trattare l’interstiziopatia polmonare ma controllare la malattia articolare , prevenendo la progressione del danno articolare , cercando comunque di non compromettere ulteriormente il quadro polmonare .
Per questi pazienti abbiamo a disposizione dei farmaci utilizzati da tempo per trattare l’AR che si sono dimostrati sicuri sull’interstiziopatia polmonare associata all’AR ; tra questi farmaci , alcuni studi hanno evidenziato come l’ABATACEPT in particolare sia sicuro e ben tollerato e come possa candidarsi ad opzione terapeutica di scelta in questa categoria di pazienti .
Fabio Calcagnile
UO Reumatologica , P O Vito Fazzi , Polo Riabilitativo San Cesario di Lecce