Con l’avvento della terapia antiretrovirale combinata (cART), il numero di persone che vivono con infezione da HIV (PLWH) virosoppresse (HIV-RNA < 50 copie/mL) è aumentato raggiungendo percentuali superiori al 90% nei paesi ad alto sviluppo economico, trasformando di fatto tale condizione in una infezione cronica. Questo è stato possibile grazie all’incredibile efficacia delle nuove generazioni di farmaci antiretrovirali, che presentano un’alta barriera genetica e una maggiore tollerabilità. Tuttavia, l’ambizioso progetto 90-90-90 non copriva tutte le altre sfide della gestione di questa infezione, ed è stato aggiunto, recentemente, un ulteriore obiettivo, il “quarto 90”, ovvero assicurarsi che il 90% delle persone con HIV e viremia non rilevabile abbia una Buona Qualità della Vita Correlata alla Salute (Health Related Quality of Life; acronimo in inglese: HRQoL). I due domini proposti da prendere in considerazione per la sua stima sono le comorbilità e la qualità di vita auto-percepita. É noto che il soggetto stabilmente viro-soppresso è, infatti, ad elevato rischio per malattie non-HIV relate, patologie cronico-degenerative, cardio- e cerebro-vascolari, metaboliche, ossee, renali ed epatiche, legate allo stato di infiammazione cronica e all’invecchiamento della popolazione. Inoltre, negli ultimi anni, si sta assistendo ad un aumento significativo del peso e del Body Mass Index (BMI), non solo nei pazienti naïve, ma anche e soprattutto nei pazienti experienced, che assumono la cART da diversi anni e che passano a regimi di ultima generazione. L’aumento di peso corporeo non risulta essere solamente un problema dal punto di vista estetico, bensì può andare ad aumentare il rischio di sviluppare diabete mellito, sindrome metabolica e patologie cardiovascolari, rischio di per sé già aumentato nelle PLWH rispetto alle persone sieronegative. Sebbene i farmaci antiretrovirali, in particolare quelli di ultima generazione, possano avere un ruolo nel favorire l’eccessivo aumento di peso, i meccanismi alla base sono a tutt’oggi non noti, così come non è noto come riconoscere i casi in cui l’aumento del peso corporeo comporti un incremento del rischio metabolico, e quelli in cui, al contrario, costituisca un ritorno ad una condizione di benessere ottenuto grazie agli effetti favorevoli della terapia. I dati al momento disponibili non sono tali, ovviamente, da supportare un ritorno a terapie meno efficaci o meno tollerate rispetto alle attuali di ultima generazione. L’aumento di peso, inoltre, va considerato come un evento multifattoriale, poiché può essere la conseguenza anche di altri fattori, come la familiarità, la scorretta alimentazione, lo scarso esercizio fisico, le cattive abitudini dello stile di vita. Tali condizioni, altresì, possono essere l’epifenomeno di stati depressivi latenti, talvolta connessi ad eventi del ciclo della vita (lutto, separazione, maternità, perdita di lavoro, etc) o variabile clinica (cambiamento del quadro clinico, cambiamento terapeutico, etc), che possono rappresentare un elemento correlato alla qualità di vita nei PLWH e incidere sulla retention in care.
Adottare strategie mirate al monitoraggio del peso, delle abitudini alimentari, del corretto stile di vita e dello stato psicologico diviene, quindi, fondamentale per garantire al paziente un ottimale stato di benessere; con risvolti positivi anche sugli altri outcomes clinici e virologici (legati ad esempio alla maggiore aderenza del paziente sia alla terapia che al percorso di cura). Questo nuovo approccio deve necessariamente tenere conto dell’individualità delle persone ed enfatizzare il concetto di cambio di paradigma: da un approccio che si focalizza solo sulla malattia a uno che metta al centro il paziente ed il suo benessere a lungo termine. Questo nuovo paradigma deve necessariamente passare attraverso un approccio multidisciplinare che consenta al medico e al paziente di intraprendere un percorso volto al successo terapeutico nel lungo termine.
Vincenzo Esposito
Direttore UOC Malattie Infettive e Medicina di Genere
P.O. Cotugno – AO dei Colli
Napoli