Napoli, 30 maggio 2014– È napoletano, ha quasi sessanta anni e negli ultimi cinque è dovuto ricorrere all’emo-dialisi, una terapia che sostituisce la funzionalità fisica renale, ormai quasi assente a causa di una patologia ereditaria: i reni policistici. A regalargli la chance di una nuova vita, è una donna settantenne vomerese, deceduta a causa di un’emorragia celebrale, i cui reni sono stati donati e trapiantati lo scorso 28 maggio dall’equipe coordinata da Vincenzo D’Alessandro, del Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, diretto da Andrea Renda. Si tratta di un doppio trapianto di reni sub-ottimali: il paziente riceve due reni, che hanno funzionalità ridotta. La novità del trapianto effettuato consiste nella collocazione dei reni stessi: ambedue sullo stesso asse, nella fossa iliaca di destra, attraverso un’unica incisione.
“Il trapianto– precisa Vincenzo D’Alessandro– è stato effettuato grazie al programma di donazione <old for old> che permette di utilizzare gli organi donati da un paziente anziano per un altro della stessa fascia di età. I donatori, purtroppo, sono ancora troppo pochi ed i trapianti di reni sub-ottimali permettono di avere maggiori opportunità. Il ricevente, invece di ottenere un organo perfettamente funzionante, ne riceve due dalla funzionalità ridotta”.
Il Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene dell’AOU Federico II, infatti, assicura il trapianto di rene da donatore cadavere, includendo i programmi a donatori marginali e a rischio infettivo. Recentemente, è stata ampliata la possibilità di ricevere l’organo anche ai pazienti definiti iperimmuni, soggetti altamente delicati che devono affrontare il trapianto in condizioni protette, a causa di una maggiore possibilità di rigetto. I reni, importantissimi filtri del nostro organismo, invecchiano, come accade a tutti gli organi del corpo umano. Col passare degli anni aumenta il rischio di sviluppare patologie a carico dei reni, proprio per il “ruolo” che questi organi hanno all’interno del nostro complesso organismo. Oltre alla fisiologica riduzione della funzionalità dell’organo, dovuta all’età, vi sono alcuni fattori che contribuiscono a creare disturbi renali: l’uso prolungato e/o contemporaneo di più farmaci senza controllo medico, il diabete, le malattie immunologiche, la familiarità per malattie renali, l’obesità, le infezioni renali ricorrenti.
Il Centro ha già all’attivo, per l’anno in corso, 17 trapianti da cadavere e 7 doppi trapianti, effettuati negli ultimi anni. L’equipe di chirurghi, composta da Andrea Renda, Vincenzo D’Alessandro, Vincenzo Tammaro, Marcello Cagiano, Luigi Pelosio, Alessandro Scotti, Jamshidi Akbar, Michele Santangelo, responsabile dei trapianti da donatore vivente, si alterna nei percorsi di prelievo, trapianto ed assistenza dei candidati in lista e dei pazienti riceventi, al momento in cui è disponibile un organo. Parte attiva del Centro è il reparto di Nefrologia dei trapianti, diretto da Stefano Federico, che segue i pazienti trapiantati già dalla sala operatoria ed ha all’attivo un cospicuo numero di follow up annuali.
Di donazione d’organi e tessuti si discute sabato 31 Maggio, dalle 9.00 alle 14.00, in occasione della Giornata nazionale per la donazione degli organi, a Napoli, in Piazza del Plebiscito per una manifestazione di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza. L’equipe multidisciplinare del Policlinico Federico II, insieme ai professionisti di altre aziende sanitarie campane, sarà presente per fornire informazioni sui percorsi assistenziali dell’Azienda e rispondere alle domande dei cittadini.
“L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, grazie alla multidisciplinarietà, alla costante attenzione al lavoro di equipe e nonostante le difficoltà della sanità campana, ha costituito un polo dei trapianti che rappresenta un punto di riferimento in ambito regionale. In linea con la missione aziendale, che integra assistenza, didattica e ricerca, l’Azienda realizza, sul tema dell’implementazione dei trapianti renali e sull’innovativo utilizzo dei reni sub-ottimali, percorsi formativi di altissimo livello scientifico, come l’evento in programma il prossimo dodici giungo, promosso da Andrea Renda, direttore del Centro Interdipartimentale Trapianti di Rene, durante il quale si discuterà degli aspetti etici e medico legali del rene marginale e dell’evoluzione delle tecniche chirurgiche”, sottolinea Giovanni Persico, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.