Nel numero precedente abbiamo iniziatoun discorso sull’omeopatia, continuiamo aparlare di terapie non convenzionali.L’omeopatia dalla Germania dove era natain breve tempo fu importata prima in Italiae precisamente a Napoli, insieme all’esercitoaustriaco poi a Milano con il comandanteRadetsky.In Inghilterra fu portata dal futuro re delBelgio Leopoldo di Sassonia.L’omeopatia ebbe grande risalto anche inFrancia dove i medici non disdegnavanodi utilizzarla in associazione alla medicinatradizionale, e negli Stati Uniti dove fuesportata da un assistente di Hahnemann.Nel ‘900 l’omeopatia subì unammodernamento ad opera di Nebel eBernard che svilupparono la cosiddettaOmeopatia costituzionale e precisamentefurono identificate quattro costituzionidi cui una normale detta sulfuricae tre patologiche dette Carbonicafosforica e fluorica ,su cui agivano i tremiasmi hahnemaniani, dando quadrisintomatologici diversi e una costituzione :Costituzione carbonica : detta anchecarbocalcica, è la più equilibrata. Il soggettocarbonico si presenta brevilineo, piuttostorotondo, i diametri trasversali prevalgonosui longitudinali. Lo ossa sono grosse e learticolazioni poco elastiche e tendenteall’artrosi e alle patologie da accumulo,diabete, iperlipemia, obesità , etc; è ancheun razionale, ponderato e rispetta l’ordinesia interno che esterno.Costituzione fosforica : detta anche fosfocalcica. Il soggetto fosforico è alto conapparato scheletrico allungato per cui soffredi cifosi. Va incontro a patologie respiratorieed è sensibile alla TBC. Soffre di disturbidigestivi con coliche recidivanti e sopportamale il dolore.Costituzione fluorica : detta anche fluorocalcica.Il soggetto fluorico è a “morfologiavariabile” asimmetrica, con iperlassità legamentosa, per cui va incontro a scoliosi,a lussazioni. Dal punto di vista psichico è unsognatore ha idee di grandezza, tende allospirituale e sa adattarsi a tutte le situazioni.L’unicismo .Hahnemann nel suo ORGANONscriveva che “ in nessun caso è necessario….somministrare più di un rimedio unico esemplice” .Da qui partiva la cosiddetta OmeopatiaUnicistica che si propone di valutare ilpaziente con i suoi sintomi volta per voltama sempre adottando e provando unrimedio per volta.Alcuni allievi di Hahnemann e tra questiAegidi, criticò subito la teoria Unicistica,mentre altri come l’americano Kent e ilSudamericano Paschero lo continuarono adinsegnare e a divulgare .Il pluralismo. In Francia, si sviluppò unnuovo modo di prescrivere il Pluralismo oalternismo.Vannier fu il più importante profondosostenitore non solo della somministrazioneintercalata di più medicamenti, di qui ilcosiddetto Alternismo, ma riprese e ristudiòle costituzioni.Il complessismo. Oggi, però, sia a causadelle mutate abitudini dei pazienti, chesi rivolgono al medico per curare più lasingola malattia che l’individuo nella suatotalità , sia per la mancanza di tempo peruna anmnesi omeopatica accurato, sempredi più gli omeopati abbandonano sial’Unicismo che il Pluralismo per un modopiù semplice di prescrivere il rimedio, ilComplessismo.Il rimedio complesso è un farmaco formatoda più rimedi associati in modo da agiresinergicamente sulla patologia.
Aquilino Polito
Membro board scientifico nazionale SNAMID per le Medicine non Convenzionali