Dopo un periodo di settorializzazione della pratica medica, oggi l’approccio medico tende, di nuovo a considerare il corpo come un insieme coordinato: in questa fase di reinterpretazione della professione sanitaria anche il campo dell’odontoiatria viene ad essere coinvolto. Diventa fondamentale quindi la capacità , anche per l’odontoiatra, di osservare e valutare le varie attività corporee, ma è essenziale non solo vedere il corpo in maniera globale, ma soprattutto nell’ambito della nostra operatività clinica specialistica, è importante sapere analizzare con attenzione l’apparato stomatognatico in correlazione con il resto del corpo. Tale approccio tuttavia non è di semplice attuazione e necessita, partendo dalla diagnosi clinica e strumentale tradizionale, di una serie di conoscenze ed interdisciplinarietà . L’ideale sarebbe di coniugare i concetti dell’Odontoiatria oggi definita “Evidence Based” con quelli della cosiddetta “Medicina non Convenzionale” ed in particolare  dell’Omotossicologia e dell’Omeopatia, utilizzando teorie e metodi della Kinesiologia Applicata  e dell’Elettro-Agopuntura di Voll (E. A. V.). Questi metodi consentono, nella pratica professionale, di rilevare squilibri bio-energetici che, con le tecniche tradizionali, non sono evidenziabili e, allo stesso tempo, di spiegare sintomatologie difficilmente interpretabili alla luce di un approccio convenzionale. Le malattie quindi vengono ad essere intese come l’espressione di alterazioni bioenegetiche e di una lotta contro tossine chiamate omotossine, cioè veleni umani o anche antropotossine. In questa chiave di lettura la malattia quindi è un processo difensivo contro le tossine oppure anche l’espressione dei danni provocati dalle tossine. La difesa contro le omotossine è sostenuta dall’intero sistema immunitario, indicato come “Sistema della Grande Difesa”, in cui si riconoscono cinque sottosistemi: Sistema ReticoloendotelialeMeccanismo Adenoipofisi Corteccia SurrenaleSistema di Riflesso NeuraleSistema di Disintossicazione EpaticaSistema di Disintossicazione operata dal Tessuto Connettivo Questo sistema di difesa può favorire un processo di vicariazione regressiva con l’ausilio anche di rimedi omeopatici oppure un processo di vicariazione progressiva. Poiché il mesenchima è considerato la zona di azione e reazione delle difese del nostro organismo e poiché i focolai dentali, secondo le teorie del Prof. Pischinger dell’Università di Vienna, creano squilibri proprio a livello mesenchimale, nell’inquadramento in particolare di quei pazienti che non si riescono ad inquadrare in maniera tradizionale vanno fatte una serie di considerazioni che possono interessare non solo gli odontoiatri ma tutti i medici. Senza dubbio è estremamente difficile avere una visione veramente olistica del proprio paziente perché è necessario un bagaglio culturale estremamente ampio, pur tuttavia è indispensabile iniziare a procedere a piccoli passi in questa direzione, perché nel nostro lavoro oltre alla conoscenza teorica è la pratica clinica che affina il senso diagnostico.
Gioacchino Pellegrino
Odontoiatra — Specialista in Ortognatodonzia. – Libero professionista in Caserta —
Presidente Sezione Provinciale A.N.D.I. Caserta.