Gli oli essenziali sono complessi naturali di molecole volatili e odorose sintetizzate dalle cellule secretive di piante aromatiche che le immagazzinano in particolari lacune che si trovano soprattutto nelle foglie e nei petali. L’aromaterapia è al centro dell’interesse di molti e trova proseliti indistintamente in tutte le fasce sociali e culturali:l’influenza dei profumi sull’umore è cosa ormai nota e sono sempre di più le persone che si avvicinano a questa metodica per trarne giovamento. Gli studi contemporanei,in realtà , non hanno scoperto molto che non fosse già noto sin dai tempi più remoti. La moderna aromaterapia ha alle spalle un passato antichissimo se si pensa che già 5000 anni fa gli oli odorosi e gli unguenti profumati venivano usati per la salute del corpo e dell’anima e si riteneva addirittura che mantenessero aperta la comunicazione tra il mondo degli uomini e quello degli dei. Al profumo,nelle pratiche funerarie,veniva attribuito il compito di mantenere il corpo intatto per 3000 anni,tanti ne occorrevano allo spirito per ritornare al suo corpo dopo aver vagato attraverso le creature del cielo,dell’acqua e della terra. Presso gli antichi Egizi Nefertum,divinità dei profumi, aveva come simbolo un loto blu,fiore dal profumo sublime che rappresentava la vita,l’immortalità e la resurrezione. Per questo popolo addirittura la parola piacere(reschut)era legata al geroglifico rappresentante il naso,emblema dell’olfatto considerato alito di vita e di felicità . Furono gli antichi Greci che per primi definirono i disordini psicologici e iniziarono a curarli con erbe aromatiche. Ippocrate,padre della medicina,sostenne l’importanza dell’armonia tra corpo,mente e anima e postulò che corpo e anima venissero esaminati insieme. Ancora Asclepiade,già intorno al 160 a.C. con sconvolgente modernità , praticava terapie in cui avevano grande rilievo i massaggi,i profumi e la musica. La maggior parte degli oli aromatici viene estratta in corrente di vapore. In Europa questa pratica si perfezionò nel XVI secolo,lasciando agli oli odorosi il posto che era stato delle acque profumate tanto amate nel Medio Evo. L’invenzione della distillazione portò alla produzione dell’alcool che rese possibile la preparazione di profumi non untuosi. Iniziava così la produzione di fragranze,a varia formulazione,di cui tanta parte della nobiltà amava cospargersi. Tra il XVII e il XVIII secolo l’uso degli oli si diffuse nel campo erboristico sia per uso interno che esterno. Gattefossè,nel 1937, coniò il termine aromaterapia per definire la terapia per la quale si utilizzavano sostanze aromatiche. Cerchiamo di capire il perché i profumi suscitino così tanto interesse. La memoria olfattiva è la più pregnante,immediata,incisiva e duratura. Chi di noi,passeggiando in un bosco o lungo un corso d’acqua non ha sentito un immediato benessere?Chi non ricorda una sensazione di espansione e serenità dettata dai profumi della primavera? Ecco,più o meno consapevolmente ciascuno di noi,riflettendo,ricorderà una sensazione, un emozione,un’ala di leggerezza legata ad un profumo. L’aromaterapia,appunto,nella sua accezione attuale, parte da queste semplici considerazioni e si sviluppa in chiave moderna fino a divenire studio della risposta emotiva allo stimolo odoroso. Una migliore predisposizione al rapporto interpersonale ,un allentamento delle tensioni,la sensazione di essere in un luogo familiare hanno dato sviluppo ad una nuova “scienza”,la psicologia olfattiva,che elabora percorsi olfattivi atti a rendere luoghi e condizioni il più piacevoli e rilassanti possibile. Ognuno di noi è stato inconsapevolmente condizionato da determinati aromi che appartengono alla nostra cultura olfattiva comune. E’ possibile diffonderli in un ambiente per dirigere lo stato d’animo delle persone che lo frequentano. Gli odori sono in grado di stimolare sensazioni positive,richiamare ricordi,portare alla mente scene vissute nel passato e legate proprio ad un determinato profumo. Le connessioni tra cervello e naso sono forti ed importanti,spesso molto più di quanto crediamo,tanto profonde da poter essere usate per il proprio benessere. Gli stimoli olfattivi,rispetto a quelli uditivi e visivi,sono più coinvolgenti in quanto connessi direttamente sistema limbico, cioè quella zona del cervello dove vengono elaborate le emozioni. L’olfatto è la memoria che consente di preservare il passato o di fuggire via dal presente. Un odore arriva senza subire censure psicologiche e le impressioni che procura sono durature.. Se correlato ad esperienze il risentirlo fa riemergere anche a distanza di anni ricordi intensi e imprevisti che prescindono dalla volontà . Odori e profumi ci accompagnano sin dalla nascita. Sull’odore è basato il rapporto madre-figlio. L’odore individuale dovuto a fattori anatomici,di età , di razza, di alimentazione è un elemento dell’attrazione tra i sessi. Odori familiari ci riportano a casa anche quando siamo assenti. L’odore del mare,la legna bagnata,la salsedine,il muschio dei boschi,il fieno sono in grado di portarci in uno stato di serenità al punto che vengono impiegati perfino come supporto nella terapia di training autogeno. La qualità di un olio è estremamente importante:deve essere puro al 100% ed estratto senza solventi. Un metodo semplice per fruire dei benefici di una aromaterapia casalinga può essere quello di utilizzare 15 gocce di olio essenziale diluite in 50 gr di crema base neutra,o in un cucchiaio di olio d’oliva purissimo per un massaggio del corpo. Anche inalare il profumo ripetutamente da un fazzoletto di carta sul quale siano state versate alcune gocce può essere benefico. Molto piacevole ed efficace risulta l’uso del vaporizzatore di essenze. Vanno aggiunte 5-6 gocce di olio essenziale nell’acqua ed in questo modo gli aromi viaggiano nell’aria man mano che l’acqua evapora profumando l’ambiente.  Vediamo insieme,però,quali sono gli aromi che ci possono aiutare nel quotidiano.  Lavanda (Lavandula officinalis fiori): tra gli oli essenziali certamente il più versatile. E’ quello che si presta più di altri a prendersi cura dei problemi fisici ed emotivi. Porta equilibrio,smussa gli eccessi,aiuta la mediazione. Neroli (Citrus Aurantium var.amara fiori): emana un sentore rassicurante,spirituale e passionale insieme. Aiuta a ritrovare la parte nascosta di ognuno, ripristina il legame tra corpo e mente, risolleva lo spirito. Tra gli oli essenziali è l’antidepressivo per antonomasia Salvia (Salvia Sclarea sommità fiorite e foglie) frizzante e gentile è l’essenza del conforto nella confusione e nel sovraffaticamento fisico e morale. Non va usata in gravidanza, nei bambini, se la pelle è danneggiata. Incenso( Boswellia Carterii resina) è il profumo della trascendenza. Rilassa profondamente in caso di tensione nervosa, irritabilità ,insonnia rendendo il respiro più profondo e pacato. Predispone alla meditazione. In veicolo cremoso è un ottimo rigenerante per pelli mature,smagliature e cicatrici. Bergamotto (Citrus bergamia buccia): stabilizza l’ansia ed i repentini cambiamenti di umore. Riporta la gioia e la fattività . Non va usato se si prevede di esporsi al sole essendo fototossico. Menta( Menta Piperita foglie): oltre alla ben nota attività sul sistema digerente è l’essenza che risveglia l’attenzione dello studente,aiuta la perseveranza,migliora le capacità ricettive. Non va usato in caso di gravidanza,epilessia,malattie cardiache. Ylang Ylang (Cananga odorata fiori): allontana le insicurezze,dissolve le delusioni e riapre lo spirito al desiderio di amare. Di grande aiuto nella femminilità repressa,ideale per persone introverse che vogliano creare armonia e relax. Fortemente aromatico,va usato in piccole quantità . Può indurre nausea
Mirella Zerbino
Farmacista- Specialista in Scienze e Tecniche delle Piante Officinali e Omeopatia