Questo è un brano tratto dal diario di bordo della mia missione all’Ospedale Tiziano Terzani,
Emergency, Lashkar Gah, Afghanistan (Dicembre 2007 – Giugno 2008).
Domenica 27 Gennaio 2008
“…..Ma cosa vuol dire essere uno di Emergency? e chi lo sa…solo un mese per rispondere…
ma è per questo che si scrive, per segnarsi nella memoria emozioni, eventi, obiettivi, fotografare con le parole un momento particolare della propria vita; nella mia vita questo momento si chiama Afganistan, targato Emergency.
Un organizzazione che esiste grazie a dei pazzi. Sì… ho scritto pazzi.
Brad Pitt nell’Esercito delle dodici scimmie, diceva che pazzo è colui che non è come la maggioranza, il diverso, pazzo è stato il medico che per primo ha intuito l’esistenza dei microbi e che diceva a tutti di lavarsi le mani perchè erano piene di migliaia di animali piccolissimi così piccoli da essere invisibili in tutti i sensi; non riesco ad immaginare quanto quel tizio sia stato pigliato per il culo… deriso e addirittura chiamato “pazzo”.
Un giorno un tizio decide con dei suoi amici e colleghi di fare qualcosa… e intanto partono.
Metà anni novanta. E vanno dove c’è la guerra, per aiutare, coordinare, costruire ospedali… E più di una volta! Kurdistan, Afganistan, Cambogia, Sierra Leone, Iraq, Sudan…. e chissà quante missioni, anche se solo più piccole, ho scordato. Cosa cazzo pensano di fare quelli lì?
Sono fuorissimi!
Sono dei pazzi!
E ora io sono in un loro ospedale, e di tanti altri dopo di loro e prima di me, un ospedale vero e proprio, che fornisce aiuto sanitario ai malati e aiuto sociale ai dipendenti afgani, che rispetta il loro essere e in parte lo assorbe, e che in parte sono loro ad assorbire l’essere di E, per poi prendere, un giorno, in mano l’ospedale da soli, la sua filosofia, almeno quella che immagino io, ricordo che è l’unica organizzazione presente a Lash che rifiuta le armi, a partire dalle guardie, guardie in tutto e per tutto, ma non armati, che non vuol dire semplicemente disarmati ma permeabili, unica via per la pacifica convivenza prima, rapporti umani e vere e proprie amicizie poi…
Essere uno di Emergency, qui a Lash, vuol dire essere un eletto, un privilegiato che può viversi una esperienza del genere, vuol dire rappresentare tutti coloro che hanno lavorato sodo, rischiato la propria pelle per costruire tutto questo quando tutto questo non c’era, vuol dire rappresentare tutti quelli che in questo momento sono in missione con te, vuol dire che ogni singola azione deve essere ben valutata, perchè le conseguenze potrebbero essere più grandi di quelle previste e che tutto questo e tutti dipendono da ogni singola azione…. di tutti.
Il buon senso non basta, si spera sempre nell’istinto.
(Non vorrei essere frainteso, non sto pubblicizzando nè esaltando E, nè sono diventato un suo devoto discepolo… questo è semplicemente il “mio” modo di vivermi E)
Andrea Filippini
Infermiere e regista, ricercatore dell’applicabilità dell’arte teatrante nell’assistenza e fondatore dell’infermieristica teatrale