Roma, Aprile 2015. Ancora una volta, la natura multifattoriale ed eterogenea del cancro mammario desta l’attenzione dei ricercatori impegnati in ambito oncologico e trova ulteriore conferma e nuova interpretazione nella revisione della letteratura scientifica intitolata “Metformin and breast cancer: basic Knowledge in clinical context” pubblicato recentemente sulla rivista scientifica internazionale Cancer Treatment Reviews. Lo studio in questione è stato ideato e condotto da un equipe multidisciplinare italo-americana coordinata dalla Dott.ssa Maddalena Barba, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, in collaborazione con il Prof. Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute per la ricerca sul cancro di Filadelfia, Stati Uniti e professore di Anatomia Patologica presso l’ Universita’ degli studi di Siena.
“La metformina è un farmaco noto da decenni ed ampiamente utilizzato nella gestione di patologie dismetaboliche quali il diabete mellito e la policistosi ovarica. Le evidenze emerse da studi osservazionali riguardo all’associazione tra utilizzo di metformina e lo sviluppo di patologie tumorali hanno alimentato l’interesse della comunità scientifica riguardo agli effetti anticancerogeni della metformina” afferma Giordano, oncologo di fama internazionale da anni impegnato nella lotta contro il cancro. “Attualmente, i meccanismi attraverso cui la metformina agisce nel contrastare la cancerogenesi sono ampiamente, per quanto ancora non completamente, descritti in letteratura. Ad esempio, è ormai noto che parte dell’effetto antineoplastico della metformina è mediato dall’asse ormonale dell’insulina, l’ormone principe del metabolismo energetico”.
L’obiettivo della revisione della letteratura scientifica effettuata dai ricercatori è sottolineare la necessità sempre più spiccata di fornire un’opportuna allocazione clinica alle evidenze scaturite dallo studio della metformina in ambito pre-clinico . “Il lavoro condotto nell’ambito pre-clinico è di fondamentale importanza nel delucidare il meccanismo d’azione della metformina nel cancro mammario. Tuttavia, le evidenze raccolte in tale ambito non possono chiarire i termini degli effetti della metformina mediati dall’insulina e dai relativi cambiamenti metabolici ed ormonali che intervengono a livello dell’intero organismo” specifica la Dott.ssa Barba.
“Ai fini di un utilizzo ottimale della metformina, è necessario colmare il vuoto attualmente esistente tra le conoscenze acquisite rispetto all’azione di questo farmaco sul bersaglio molecolare e le caratteristiche cliniche delle pazienti eleggibili al trattamento. La convergenza delle esperienze acquisite nei diversi ambiti guiderà nell’assegnazione del farmaco alle pazienti che potranno trarne maggior beneficio. A ciò farà seguito una più corretta la valutazione della risposta al trattamento, nonchè un più efficace utilizzo delle ulteriori scelte terapeutiche” chiarisce e conclude il Prof. Giordano.