Le attività di radiologia domiciliare s’inseriscono nell’ampio processo di ammodernamento dei nostri SSN e SSR, laddove ci si propone di spostare importanti quote di attività sanitarie fuori dalle strutture ospedaliere, sul territorio e, quando necessario e possibile, a casa delle persone.
L’obiettivo è di rilevare informazioni diagnostiche presso l’abitazione della persona. Tale servizio è primariamente reso possibile dalle maggiori competenze dei Tecnici di Radiologia (TSRM), sia in termini cognitivi (Laurea e Master di I e II livello) che d’esperienza operativa (si pensi ai programmi di screening mammografici già realizzati mediante camper attrezzati), nonché dall’evoluzione tecnologica. Pur rappresentando una preziosa risorsa a beneficio della persona assistita, la diagnostica domiciliare deve essere pensata come valida alternativa al servizio ospedaliero soltanto per gli esami per i quali la tecnologia portatile sia in grado di garantire adeguati livelli qualitativi e di sicurezza e per i casi in cui le condizioni cliniche della persona rendono meno gravoso effettuare l’esame a domicilio piuttosto che in ospedale. Attraverso l’utilizzo delle strutture pubbliche, tali attività si prefiggono di fornire un servizio di radiologia domiciliare a favore di persone anziane, disabili o le cui condizioni di salute ne rendono disagevole il trasporto in ospedale. Il progetto di radiologia domiciliare è destinato a tutto il territorio, ma in particolar modo in quelle aree ove si rende necessaria la valorizzazione delle potenzialità di strumenti quali la telemedicina e l’informatica medica, nonché di tutti gli strumenti utili a tutelare la continuità assistenziale, anche a distanza dai centri di primo soccorso e di emergenza. I vantaggi sono di tipo sociale, relazionale ed economico: a volte il trasporto di malati particolarmente complessi costa alla società più della prestazione, sottraendo, tra l’altro, mezzi e strutture ad attività per casi gravi ed urgenti. Quando per il trasporto vengono coinvolti uno o più familiari, si deve presupporre la perdita di giornate lavorative. Un aspetto meno evidente ma straordinariamente importante è quello umano: le persone stanno sicuramente meglio a casa loro e in tale sede la relazione malato — professionista è enormemente favorita. Attualmente le attività di radiologia domiciliare consentono la realizzazione di esami radiologici a torace, bacino e anca, articolazioni: spalla, gomito, polso, ginocchio e caviglia, arti superiori ed inferiori e mano e piede. I soggetti che ne beneficierebbero maggiormente sono quelli affetti dalle seguenti patologie: polmonari, cardiache, oncologiche, neurologiche, osteoarticolari, ortopediche, nonché persone con difficoltà di movimento o non deambulanti e disabili. Oltre ai TSRM, le altre professioni coinvolte dalle attività di radiologia domiciliare sono il medico di famiglia, il geriatra ed il radiologo. Fugata quella radioprotezionistica, la principale criticità legata alle attività di radiologia domiciliare rimane il governo della domanda, contro il possibile abuso nella richiesta di esami radiologici: il solo fatto che siano possibili non è sufficiente a giustificarli.
Federazione Nazionale Collegi TSRM