L’ ortodontista si trova, quindi, a visitare bambini in dentatura decidua o mista precoce, che presentano potenziali alterazioni dell’occlusione o vere e proprie malocclusioni. Diventa quindi essenziale individuare le patologie che devono essere trattate in una fase estremamente precoce della vita del paziente intercettandole e quindi impedendo che evolvano in malocclusioni più gravi, e quelle che invece devono essere solo monitorate in attesa di un eventuale intervento terapeutico successivo. Una volta stabilito quali malocclusioni devono essere trattate, diventa importante sapere come trattarle ma soprattutto capire se il trattamento precoce sia giustificato da un risultato stabile nel tempo o se il pattern di crescita del paziente sia tale da indurre recidiva. E’ abbastanza intuitivo pensare che un trattamento in età evolutiva sia più semplice di un trattamento in età adulta, ma dal momento che vi sarà sempre un costo biologico diventa importante sapere quale potrà essere la validità trattamento nel tempo visto che una terapia precoce richiede in alcuni casi un trattamento in due fasi. Sappiamo che lo stato occlusale in dentatura decidua, o mista precoce, influenza lo sviluppo della dentatura permanente nonché lo sviluppo scheletrico dei mascellari. La letteratura individua le patologie che hanno una riconosciuta necessità di trattamento in epoca precoce e che sono state classificate in: problematiche eruttive, morsi crociati mono e bilaterale, malocclusioni di III Classe, morso aperto. Le problematiche eruttive creano frequentemente alterazioni di posizione con rota zioni degli elementi dentari, ma soprattutto potenziali danni parodontali che peggiorano con il tempo e che possono regredire completamente una volta ristabilito un normale pattern occlusale mantenendo una buona stabilità di risultato nel tempo. Le condizioni di cross-bite con scivolamento laterale rappresentano una ulteriore condizione occlusale in cui è indispensabile intervenire con tempestività per ristabilire, oltre che dei normali rapporti occlusali anche delle condizioni di crescita simmetriche per la mandibola, la quale, altrimenti svilupperebbe un’asimetria prima posizionale e, successivamente, strutturale.Ancora la condizione di morso aperto, nella sua componente dentale e scheletrica, assieme alle terze classi di Angle rappresenta le ulteriori condizioni occlusali individuate con alta necessità di trattamento in epoca precoce. In queste situazioni ristabilire un pattern di crescita “normale” rappresenta la priorità , e sicuramente in molte malocclusioni di questo tipo utilizzando uno dei diversi dispositivi che la tecnica ortodontica ci mette a disposizione si può raggiungere questo obiettivo, cercando di ottimizzare l’ambiente funzionale del distretto orofacciale durante lo sviluppo. La conoscenza dei diversi tipi di malocclusione nella cultura generale della popolazione e l’incremento della formazione in area odontoiatrica di pediatri e medici di base consente di intercettare un numero sempre maggiore di malocclusioni, ma quando e in quali casi intervenire? Voci bibliografiche: 1 Lindner. Longitudinal study of the effect of early interceptive treatment in young old children with unilateral cross-bite. Scand J Dent Res. 1989; 97: 432- 438 2 Thilander B,Wahlund S,Lennartsson B. The effect of early interceptive treatment in children with posterior crossbite. Eur J Orthod. 1984;6:25—34. 3 Kurol J, Berglund L. Longitudinal study and cost-benefit analysis of the effect of early treatment of posterior crossbites in the primary dentition. Eur J Orthod. 1992;14:173—179. 4 Van der Linden, Facial Growth and facial orthopedics Quintessenze Book 1989, 159-169. 5 Proffit WR. Treatment of orthodontic problems in preadolescent children (section VI). In: Proffit WR, ed. Contemporary Orthodontics. 3rd ed. Mosby, St Louis; 2000:435—439. 6 McNamara JA. Early intervention in the transverse dimension: is it worth the effort? Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2002;121: 572—574. 7 Y. M Moon, S-J Ahn, Y-II Chang Cephalometric predictors of long- term stability in the early treatment of class III malocclusion Angle Orthod 2005; 75: 747-753 8 P. Cozza, M. Mucedero, T. Baccetti, L. Franchi. Early orthodontic treatment of skeletal open- bite malocclusion: a systematic review Angle Orthod 2005; 75: 707- 713 9 Frà¤nkel et Frà¤nkel Functional approach to treatment of skeletal open bite. Am J Orthod 1983;84: 54-68.
G. Pellegrino
Odontoiatra — Specialista in Ortognatodonzia. Presidente Sezione Provinciale A.N.D.I. Caserta