Progetto per un intervento informativo/educazionale sulla popolazione generale e sulle figure professionali operanti nella gestione della fase pre-ospedaliera ed acuta dell’ictus. L’ictus cerebrale rappresenta per la sua dimensione epidemiologica e per il suo impatto sociale in termini di morte e disabilità permanente uno dei maggiori problemi sanitari almeno nei Paesi industrializzati. Un accesso tempestivo presso strutture assistenziali dedicate (Stroke Unit) si è dimostrato in grado di migliorare significativamente l’outcome dei pazienti colpiti da ictus. Purtroppo a tutt’oggi i tempi di accesso ospedaliero per la patologia cerebrovascolare acuta sono ancora spesso troppo lunghi e il ricovero avviene sovente presso strutture inadeguate. Questo deriva almeno in buona parte da una scarsa sensibilizzazione al problema ictus sia della popolazione generale, che degli operatori sanitari coinvolti nelle primissime fasi del percorso di cura del paziente con ictus. Al fine di correggere almeno in parte queste inadeguatezze è stato avviato, con il supporto di Bayer Healthcare, il progetto PRESTO, che ha come obiettivo primario quello di svolgere interventi educazionali mirati alla popolazione generale a maggior rischio di ictus e agli operatori sanitari coinvolti nel percorso assistenziale (medici di medicina generale, medici e operatori sanitari del 118, medici e operatori sanitari dei servizi di Pronto Soccorso/DEA) al fine di sensibilizzarli alle problematiche legate all’evento cerebrovascolare acuto così da ottenere non solo una riduzione dei tempi di ricovero ma anche l’invio degli stessi presso strutture dedicate al trattamento dell’ictus. Obiettivo di questo progetto, che viene, nella fase pilota, implementato nella Regione Lombardia e poi successivamente esteso a tutto il territorio italiano, è la quantificazione dell’impatto degli interventi educazionali previsti nell’ambito del progetto PRESTO nelle differenti popolazioni target. Il progetto vuole contribuire a sensibilizzare ad un opportuno coordinamento territoriale tra Stroke Unit, UCC, strutture ospedaliere non dedicate, Medicina Generale, 118 ed aree della Emergenza Urgenza, allo scopo di facilitare non solo la conoscenza del problema ictus nella popolazione (attraverso la distribuzione capillare di tre pieghevoli educazionali) ma anche di diffondere tra i professionisti coinvolti il concetto della necessità di un percorso virtuoso territorio-ospedale, che elimini tutti (o in gran parte) gli ostacoli che oggi impediscono di fatto il tempestivo arrivo dei pazienti con ictus nelle strutture più idonee al loro trattamento. Si vuole inoltre porre l’accento sulle problematiche di una corretta, adeguata ed esaustiva informazione e su quelle, molto più complesse della comunicazione anche tra operatori della salute, in ambito territoriale, ospedaliero e nei rapporti tra ospedale e territorio. Le tematiche relative vengono sviluppate da esperti di settori anche apparentemente lontani dalla medicina, come ingegneria informatica, comunicazione, giornalismo, volontariato. E’ dal confronto tra le differenti posizioni sui temi cruciali di informazione e comunicazione nella fase preospedaliera dell’ictus cerebrale che potrebbero evincersi criticità e possibili miglioramenti dei collegamenti informativi nel setting sia del territorio che dell’ospedale. Dunque, far giungere in un centro specializzato chi è colpito da ictus è decisivo non solo per ridurre la mortalità ma anche per ridurre la morbidità . Ritardi come quelli che oggi si verificano hanno un costo terribile in termini di tessuto cerebrale che viene irrimediabilmente perduto. “Il tempo è cervello, agire subito, agire Presto“ è un efficace slogan che in poche parole riassume un enorme ed importante concetto.