Nell’attuale società del benessere, il cibosta diventando tema centrale di interessee si sta connotando sempre più di valenzesignificative, che esulano dal semplicevalore nutritivo.L’interesse nei confronti dell’alimentazionee del corporeo sta diventando quasimorboso; ormai sono riportate le caloriesu ogni confezione alimentare, persino suitovagliolini di carta , e aumenta semprepiù il consumo di cibi a basso contenutocalorico o fatti di fibra, pullulano ristorantimacro-biotici, palestre spuntano comefunghi disseminati ad ogni angolo di strada,cosi come centri estetici e medici dove simassaggia si liposuziona ecc.Al di là delle ultime tendenze attuali,diciamo che il cibo è fin a dalla nascitamescolato all’esperienza di rapporti interindividuali ed emotivi dove non è possibiledistinguere tra i suoi aspetti fisiologici epsicologici.Talvolta, le risposte a qualsiasi disagiodel bambino nelle primissime fasi di vitasono improntate ad offerta di cibo inmaniera indifferenziata; si forma, cosi, unaconnessione stabile tensione- assunzionedi cibo e il bambino sarà portato a ripetereil meccanismo appreso mangiando inrisposta a diversi stati di conflitto, che sipresenteranno nella sua vita.I presupposti, quindi, di un disturbo delcomportamento alimentare, si sviluppano,spesso, nella prima infanzia; è essenziale,pertanto, che la mamma capisca quandoil bambino avverte un reale bisognodi mangiare e lo soddisfi, evitando dioffrirgli cibo quando il pianto infantile nonè effettivamente una conseguenza dellafame. Se questa giusta interpretazionedella mamma non si verifica, è probabileche il figlio crescerà senza essere capace dielaborare una giusta identificazione dellafame e non saprà distinguere tra questa edaltre sensazioni; così, nell’età adulta diversistati d’animo come l’ansia, la tensione,la collera verranno interpretati nel modosbagliato con conseguente assunzioneeccessiva di cibo.La cavità orale rappresenta una delle sediprincipali di investimento delle pulsionioggettuali e prelibidiche , pertanto l’areaorale è quella più coinvolta nella primaorganizzazione del Sé. Secondo Freud, labocca è il primo organo che si presentacome zona erogena e all’inizio ogni attività è preposta ai bisogni di questa zona, chenon si esauriscono nell’auto conservazioneattraverso il cibo ma si caratterizzano anchedi un piacere indipendente dalla nutrizione.A. Freud sottolinea che la bocca rimane perun certo periodo l’unico modo per entrarein possesso degli oggetti e in rapportocon il mondo e che contribuisce ad unaconoscenza primitiva del corpo.D’altra parte, dal punto di vista anatomo —fisiologico le regioni peribuccali, la labbra,la mucosa orale e la lingua hanno unarappresentazione molto estesa in confrontoalle altre aree che rappresentano il resto delcorpo nell’Homuculus di Penfield .Tali considerazioni fanno del cibo unostrumento che esula dall’essere semplicenutrimento nutritivo ma che assumevalore comunicativo di relazione e dirappresentazione del Se.Quindi, l’assunzione incontrollata di ciboo il suo drastico rifiuto diventa il terrenosu cui giocare, tacitamente, contenuti piùintimi quali la paura di non essere amati edi essere disconfermati o rifiutati, oppure,può diventare la scappatoia di fronte ad unasituazione coinvolgente, richiedente unadecisione.
C. Boccia
Psichiatra Psicoterapeuta