Il laser CO2 frazionato rappresenta la vera innovazione nell’ambito del resurfacing cutaneo. Prima dell’avvento del CO2 frazionato, infatti, il metodo più efficace per ottenere l’eliminazione delle rughe profonde del volto era rappresentato dall’utilizzo del laser CO2. L’utilizzo del laser C02 comportava, tuttavia, numerosi problemi durante l’esecuzione del trattamento, nel post-operatorio e per le possibili complicanze. L’ablazione completa dello strato superficiale della cute, effettuata mediante laser CO2 necessitava, infatti, di una profilassi antibatterica ed antivirale. L’intervento doveva essere effettuato in anestesia generale ed il down time era di circa 30 giorni. Frequenti, inoltre, erano le possibili complicanze rappresentate, principalmente, da discromie cutanee, anche estese, e cicatrici. Le innovazioni introdotte dal CO2 frazionato sono rappresentate da: il trattamento può essere effettuato senza anestesia il down time è pari a circa 5-6 giorniil rischio di effetti collaterali è limitato solo ai casi nei quali si è effettuato il trattamento in presenza di controindicazioni specifiche, sia relative che assolute Il laser CO2 frazionato, quindi rappresenta, attualmente, il metodo più efficace e sicuro per ottenere un resurfacing cutaneo soddisfacente. Rispetto al laser ErYag 2940, infatti, mediante il CO2 frazionato è possibile una marcata riduzione e, talvolta, anche l’eliminazione delle rughe profonde. L’accettabilità sociale del trattamento risulta, in ogni caso, soddisfacente, limitando a pochi giorni il disagio provocato dall’inestetismo post-resurfacing. Il laser CO2 frazionato rappresenta, quindi, la nuova frontiera del resurfacing cutaneo, perché, a differenza dei laser precedentemente utilizzati, e di quelli attualmente in uso, rappresenta l’equilibrio tra efficacia, sicurezza ed accettabilità sociale.
Carlo Boscardini
Medico Chirurgo, Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, Specialista in Psichiatria Forense