Un dato importante che è stato effettuato da lunghe ricerche, è la correlazione tra il disturbo autistico e la patologie gastrointestinali: si è infatti messo in rilievo che le persone che soffrono di questa patologia presentano più spesso rispetto ai loro coetanei problemi gastrointestinali come il vomito ricorrente e la diarrea, un’allergia alimentare ed una storia di tonsillectomia/adenectomia.
Come è ovvio che sia, è stato difficile valutare questi sintomi visto la difficoltà nel verbalizzare e mettere a punto il loro disagio da parte delle persone sofferenti, ma già tempo fa alcuni ricercatori come Lucarelli ed altri nel 1995 evidenziarono la relazione tra intolleranze alimentari come quelle al glutine, alla caseina ed al latte vaccino e l’autismo, segnalando in particolare il ruolo dei peptidi alimentari nella produzione degli effetti tossici nel sistema nervoso e nelle possibili interazioni con i neurotrasmettitori.
Questi peptidi, sono infatti capaci di interagire con i recettori oppiacei presenti nel cervello, simulando appunto gli effetti di molecole psicotrope, come l’eroina e la morfina determinando tutte delle particolari alterazioni neurofisiologiche che poi a loro volta determinerebbero pattern atipici di alimentazione.
Gli alimenti preferiti dai bambini affetti da DA sono infatti pane e pizza, entrambi molto ricchi di queste proteine che si rilevano nelle loro urine in quantità molto consistenti.
Un lavoro fatto da Jyonouchi e colleghi nel 2005 ha supposto una associazione tra reattività cellulare immune alle proteine della dieta, eccessiva produzione di citochine infiammatorie con endotossina e una maggiore stimolazione dell’immunità innata nella mucosa intestinale nei bambini con DA. I risultati hanno fatto concludere che i bambini con DA e sintomatologia gastrointestinale hanno un deficit delle risposte immuni innate , cosa che mancava nel gruppo di controllo composto da bambini non allergici e nel gruppo di soggetti con DA ma privo di sintomatologia gastrointestinale.
Alcuni autori hanno riferito che una dieta assolutamente priva di glutine e caseina potrebbe comportare un’attenuazione di alcuni sintomi del DA come una diminuizione delle crisi epilettiche e dei comportamenti ripetitivi, un miglioramento dell’interazione sociale, maggior contatto di sguardo, un’attenuazione delle alterazioni del sonno ed un linguaggio più ricco.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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Reichelt KL, Ekrem J, Scott H: Gluten, milk proteins and autism: dietary intervention effects on behavior and peptide secretion, J Appl Nutr, 42: 1-11, 1990
L.G. Punziano
Medico Generico – Roma