E’ frequente il riscontro di pazienti che presentano manifestazioni cutanee che possono classificarsi morfologicamente come eczema ma sul versante etiologico, per potersi orientare è opportuno differenziare tra reazioni allergiche o irritative.
E’ possibile differenziare una DAC (dermatite allergica da contatto) da una dermatite irritativa con un test diagnostico denominato Patch-test che utilizza allergeni incompleti denominati Apteni.
Si utilizza una metodica standardizzata con apteni indicati dal Gruppo di ricerca italiano sulle dermatiti da contatto ed ambientali. (G.I.R.D.C.A.)
Frequentemente , pazienti che per anni hanno praticato tinture per capelli, improvvisamente sviluppano dermatiti o addirittura reazioni allergiche generali di tipo allergico.
Queste manifestazioni eczematose di natura allergica sono di IV tipo secondo la classificazione di Gell e Coombs e sono dovute al fenomeno della sensibilizzazione.
Frequenti reazioni sono dovute al nickel solfato, ma frequentemente sono da imputarsi al potassio bicromato,a cosmetici e spesso a farmaci e conservanti.
Per poter diagnosticare una dermatite da contatto è necessario praticare un patch test con apteni della serie GIRDCA.
Le dermatiti irritative , che non riconoscono una causa allergica sono dovute ad alterazioni della barriera cutanea con alterata produzione delle secrezioni sebacee o legate ad una azione irritativa di prodotti chimici sul film idrolipidico cutaneo.
Con il crescere delle sostanze chimiche con cui i soggetti predisposti vengono evidenziate sempre nuove allergie per il passato legate al contatto con sostanze contenenti nickel solfato, il balsamo del perù,
il potassio bicromato, la parafenilendiammina, oggi si osservano sensibilizzazioni per metacrilati, che sono collanti utilizzati da estetiste per fissare le unghie o in campo odontoiatrico.
Infine c’è il vasto e poco esplorato campo delle sostanze foto sensibilizzanti che in presenza di luce sono capaci di scatenare reazioni allergiche e tra queste ricordiamo l’estratto di bergamotto e spesso anche alcuni farmaci ad uso topico come la prometazina.
In questi casi dalla collaborazione tra l’allergologo ed il dermatologo
Si raggiunge il risultato di una diagnosi certa ed unadeguato trattamento medico.
Donato Leonetti
specialista di pneumologia, allergologia ed immunologia clinica