La formazione può contribuire alla gestione dell’innovazione e del cambiamento se, e in quanto, consenta la trasformazione dell’organizzazione stessa, favorendo l’emergere di nuovi schemi mentali e comportamentali. Va specificato, però, che ogni organizzazione, di qualsiasi natura essa sia, è composta di persone, generatrici di emozioni, produttrici di idee, che vanno rispettate riconoscendo il valore del “sapere tecnico” rispetto al sapere dei formatori. Punto di partenza di un viaggio virtuale lungo il cambiamento è la persona, intesa come attore e convenuto del sistema assistenziale. L’individuo va considerato all’interno della rete di relazioni in cui si trova, rete in cui le variazioni di un elemento si ripercuotono su tutti gli altri, e viceversa, secondo un dinamismo circolare: l’effetto della comunicazione su chi la riceve e su chi trasmette, sono eventi inscindibili. Ogni comunicazione comporta un impegno e definisce la relazione tra i comunicanti, contiene cioè due aspetti: un aspetto relativo al contenuto, cioè il significato dell’informazione contenuta in un messaggio, e un aspetto relativo alla relazione, cioè al modo in cui si deve assumere la comunicazione.
Il cambiamento sarà in grado di dare i suoi frutti attraverso la trasformazione di “necessità ”, imposte dalla legge, in “progettualità ” e propositività utili per la ridefinizione del sistema informativo. In tal modo emergeranno nuove possibilità di osservazione per un’eventuale situazione deficitaria rispetto, non solo alla richiesta sociale, ma alle stesse esigenze interne e proprie dell’organizzazione.
Strumenti manageriali comuni : l’intervista, la cartella clinica, si individuano quali possibilità e stimoli necessari alla definizione di ciò che in realtà già viene fatto, ma che necessita semplicemente di una più congrua metodicità ed elaborazione sul campo, aprendo la strada ad una indagine informativa che può costituire un’importante base del management aziendale per impostare obiettivi e strategie.
Lavorare in una grande organizzazione implica che la propria prestazione sia valutata, in modo da chiarire i dubbi, portare ad una riconsiderazione della posizione di ogni membro ed offrire l’opportunità di scambiare preziose informazioni.
Una scarsa informazione ha degli effetti ad ampio spettro sull’organizzazione, e una combinazione di basso morale e di scarsa comunicazione può arrivare ad interrompere i processi aziendali.
L’in-formazione deve essere tale da consentire, di acquisire conoscenze tali da far sorgere automatismi procedurali che consentano il miglioramento, sia sotto il profilo dell’efficacia che dell’efficienza. In realtà , ci sono tante persone, le quali, a volte, riscontrano semplicemente difficoltà di comunicazione, non solo nei rapporti con l’utenza, ma, soprattutto, all’interno della stessa organizzazione, orientata verso un’identica mission.
Solo l’integrazione delle diverse competenze professionali che partecipano al processo di cura, consente uno sviluppo culturale di tutti gli attori interessati. Il lavoro di èquipe costituisce presupposto al raggiungimento di risultati efficaci ed adeguati nel trattamento della persona. La rintracciabilità del lavoro di èquipe può essere considerato indicatore e testimonianza di processi lavorativi moderni e attuali.
Il percorso che porta al vero cambiamento, cioè quello che trasforma profondamente un’organizzazione, comporta un cammino arduo e pieno di insidie, la sua difficoltà è paragonabile alla sua essenzialità .
Gli strumenti del cambiamento che si propongono disegnano un viaggio virtuale che si snoda in una linea di continuità attraverso i livelli del business system dall’individuo ( l’intervista personale) al gruppo e all’azienda ( la cartella clinica) alle reti ( Il T assessment)in perfetta coerenza con i dati delle recenti survey di Mc Kinsey
L’intervista è il grado di in formazione più vicino all’umano, al livello dell’individuo:
oggetto di riflessione non sono soltanto i dati rilevati, ma, soprattutto, i suggerimenti espressi dallo stesso personale come coinvolgimento ad una “politica del cambiamento”. Inoltre, a differenza di ciò che si possa immaginare, la maggiore spinta, come propulsore positivo per l’organizzazione (e non solo dal punto di vista del proprio interesse soggettivo), si è riscontrata spesso da parte di quelle persone che, risultano maggiormente ispirate da un sentimento di socialità , di appartenenza alla propria azienda.
Ad un secondo livello, quello del gruppo e dell’organizzazione aziendale, vi è La cartella clinica che rappresenta, l’aspetto normativo , la traccia tangibile del percorso del paziente insieme con la SDO e il conseguente DRG assegnato).
La registrazione su cartella clinica di tutte le azioni, dei processi e degli avvenimenti relativi ad un ricovero costituisce un momento fondamentale e cruciale per assicurare quel carattere di trasparenza e chiarezza in grado di garantire, non solo, le decisioni corrette, appropriate e tempestive, degli operatori che si occupano del paziente, ma soddisfazione principale degli utenti stessi.
La verifica sulla corretta compilazione delle cartelle diventa strumento utile per il miglioramento della qualità della stessa. Inoltre l’introduzione di un modello, appositamente realizzato, per avere riscontro dei documenti allegati all’interno della cartella è un ulteriore passo di qualità
Al fine di incentivare il rapporto di fiducia con l’utente, in alcune grandi realtà ospedaliere,il contributo tangibile della nostra esperienza di informazione è stata elaborare una procedura per la richiesta della cartella clinica, attraverso la creazione di appositi allegati che facilitino la soddisfazione, non solo dello stesso utente, ma, anche del rispetto delle relative prescrizioni e ammissibilità previste dalla legge.
.La valutazione delle tecnologie su modelli a rete segna un livello di in-formazione ancora oltre , consequenziale all’evoluzione e innovazione delle tecnologie nel campo medico sanitario, è la crescente richiesta di metodologie idonee a valutare l’appropriatezza delle prestazioni: Finalizzazione del Technology Assessment è quello di garantire che le tecnologie biomediche siano sicure, efficaci ed usate appropriatamente.
Nel settore sanitario, la rapidità con cui si sviluppano le nuove esigenze scientifiche e tecnologiche, non sempre è accompagnata da processi con cui si possa valutarne l’efficacia sulla salute dei singoli. Ciò ha determinato un’esigenza sempre maggiore di condivisione delle conoscenze e, soprattutto, rendere sistematico l’approccio verso le informazioni riguardanti la tecnologia. Un esempio pratico del nostro contesto è rappresentato dall’osservatorio nazionale delle buone pratiche
Il percorso dell’in- formazione dall’ uomo lungo livelli e piani del business system segna un dinamismo simile a un ciclo omerico in cui il cambiamento è il frutto e il prodotto tangibile laddove , l’arricchimento personale ,attraverso la ri analisi della traccia del viaggio, ha il valore quasi mitico del nostos e diventa misura etica ed emozionale .
Danila D’Andrea, Fabiana Rubba e Elena Giancotti
Direzione Medica di Presidio, Università Federico II, Napoli