La postura è la funzione fisiologica che permette all’individuo di mantenere la posizione eretta con il minor dispendio d’energia e la migliore ripartizione dei pesi. Esistono delle correlazioni tra sistema visivo e motorio ed è stato ampiamente dimostrato il ruolo della funzione visiva ed in particolare del campo visivo paracentrale e periferico nel mantenimento dell’equilibrio, nella deambulazione e nella coordinazione motoria. Ciò è dovuto anche al fatto che circa il 20% delle fibre nervose provenienti dagli occhi, formano sinapsi con neuroni provenienti da aree motorie prima di raggiungere la corteccia. Questo fornisce una motivazione neurologica sull’importanza della visione nei meccanismi d’equilibrio e d’orientamento spaziale. L’occhio ci fornisce circa l’80% delle informazioni che vengono dall’esterno ed è insieme al piede, il recettore più importante del sistema posturale. Disturbi del sistema posturale possono insorgere nel caso le informazioni provenienti dai vari sistemi coinvolti nel processo posturale( piede, orecchio, occhio, e apparato stomatognatico) presentino delle incongruenze. Diversi studi addirittura dello scorso secolo (ROOL 1987) hanno dimostrato che la stimolazione dei muscoli extraoculari, indotta da prismi o lenti mal centrate, induce effetti posturali evidenti. A livello cinestetico sempre Roll ha dimostrato chi in un soggetto con occhi chiusi e tronco bloccato, stimolazioni meccaniche (vibrazioni a debole ampiezza) del muscolo oculare retto esterno, provocano una rotazione involontaria della testa verso la parte opposta. In un altro esperimento JB Baron ha dimostrato che modificando chirurgicamente la tensione dei muscoli oculari temporali di un pesce questo incominciava a girare in tondo e dopo qualche tempo si verificava anche una deformazione (adattamento) della spina dorsale con un conseguente atteggiamento scoliotico! Se noi analizziamo queste esperienze possiamo comprendere come un’eccessiva tensione dei muscoli extraoculari possa provocare rotazioni compensatorie della testa con successive ripercussioni compensatorie della testa prima e su tutta la schiena dopo. A tutti gli optometristi che si occupano di problemi visivi e posturali, è noto che se viene rilevato uno squilibrio degli assi visivi oculari orizzontali o verticali (eteroforie), il problema è molto spesso accompagnato da atteggiamenti compensatori della testa che risulta inclinata o ruotata da un lato. L’approccio optometrico nel nostro studio, prevede dopo l’anamnesi e l’analisi visiva interventi sulla correzione ottica (occhiali, lenti a contatto) eventualmente utilizzata e se necessario alcune sedute di Visual Training (rieducazione posturale dell’occhio). L’analisi visiva in presenza di scompensi posturali non si limita ad un esame refrattivo ed ai comuni tests optometrici, ortottici od oculistici, ma è orientata ad una valutazione funzionale e percettiva piuttosto che ad un esame anatomo-fisiologico. Ecco alcune tra le maggiori cause di squilibri tonici-posturali -Anisometropie, causate da diverse gradazioni ottiche tra i due occhi e conseguenti errori prismatici indotti orizzontali o verticali. -Disturbi indotti dagli occhiali -Errori di centratura ed effetti prismatici indotti, Prismi verticali inseriti di serie nelle lenti multifocali -Alterazione della dominanza oculare -Disturbi delle abilità visive Strabismo, Ambliopia “Occhio Pigro” -Eteroforie, da rilevarsi in posizione eretta a piedi nudi e poi con le scarpe ed eventuali solette correttive in uso – Disturbi della convergenza, insufficienza di convergenza, ritardo di convergenza, asimmetria di convergenza e deficit di mantenimento della convergenza, alterano la postura nella lettura e/o lavoro prossimale e quindi possono causare uno squilibrio dei muscoli del corpo con conseguenti bascule e rotazioni. Inoltre bisogna ricordare che i problemi legati alla convergenza, non possono regredire spontaneamente e quindi necessitano di rieducazione visiva posturale o Visual Training. Il deficit di convergenza dipende da molti fattori ma in pratica è uno squilibrio della muscolatura estrinseca dell’occhio e lo squilibrio posturale sarà tanto maggiore, quanto più il deficit sarà a carico di un solo occhio. In presenza di problemi legati alla convergenza, lo squilibrio dei muscoli oculomotori si ripercuoterà a livello dei muscoli del collo e del tronco con conseguenti bascule e rotazioni delle spalle e del bacino. Test della convergenza oculare: ci permette di testare il tono dei muscoli retti esterni ed interni degli occhi, la convergenza, e si esegue avvicinando lentamente con una penna che il paziente deve fissare, da una distanza iniziale di circa 50 cm, fino alla radice del naso all’altezza della linea bipupillare. La convergenza sarà adeguata se gli occhi del paziente continueranno a fissare la mira senza perdita di fissazione fino alla punta del naso. Se durante la lettura o il lavoro per vicino viene mantenuta per periodi prolungati una postura della testa scorretta si hanno effetti sulla coordinazione binoculare, il rendimento accomodativo diventa diverso fra i due occhi, compaiono forie, si possono accentuare le differenze refrattive tra un occhio e l’altro con conseguenze sull’equilibrio del sistema visivo. Il posturologo Bernard Bricot afferma di trovare spesso problemi oculari (deficit di convergenza. e/o eteroforie) nei bambini scoliotici. Addirittura, per Catanzariti J.F, in uno studio del 1986, nel 100% dei scoliotici idiopatici sono presenti turbe della funzione visiva come le eteroforie. A proposito del Training Visivo Posturale, occorre sottolineare che qualsiasi trattamento rieducativo diretto sia all’equilibrio binoculare sia al miglioramento della postura dovrebbe necessariamente comprendere procedure che agiscano su ambo i sistemi. Tali procedure hanno fornito risultati più duraturi nel tempo, poiché è stato modificato l’equilibrio dell’intero schema corporeo piuttosto che modificare semplicemente lo stato dei muscoli oculari. E’ necessario uno sviluppo di patterns generali di movimento, imparare ad usare la testa, il corpo, le braccia, le mani, le gambe per spostarsi in maniera coordinata, usando gli occhi come meccanismo di guida primaria. Durante la rieducazione visiva posturale, si sviluppano patterns raffinati e precisi di movimento e azione per controllare e manipolare con precisione le azioni e sviluppare abilità visive ed i movimenti degli occhi e delle mani in combinazione. Per quali soggetti è indicato il Visual Training Posturale? Non esistono limiti d’età entro la quale può essere iniziato un programma di Visual Training: si può solo affermare che i soggetti più giovani migliorano più velocemente rispetto agli adulti, ma è anche vero che le persone adulte capitalizzano più rapidamente il Visual Training grazie all’esperienza. I risultati ottenibili di norma sono più che buoni, anche se dipendono dall’impegno e dalla costanza nell’applicazione delle tecniche impiegate durante il training e dalla predisposizione e partecipazione che il soggetto ha verso l’allenamento stesso. Con poche sedute di Visual Training Posturale, lavorando a casa quotidianamente per 15/20 min. si può migliorare la capacità visiva, aumentare il comfort e di conseguenza, attenuare gli indesiderati effetti collaterali. I concetti di base del Visual Training Posturale sono: 1) Il “vedere” è un processo d’apprendimento non innato e pertanto può essere migliorato con l’allenamento. 2) Il Visual Training comprende una serie di tecniche che permettono di utilizzare in modo più efficiente i nostri occhi ed incrementare il comfort visivo, l’attenzione e la capacità d’apprendimento. 3) Il Visual Training, aumenta la consapevolezza e migliora i meccanismi naturali che sono preposti al processo visivo. 4) Convergere, fondere le immagini bene e rapidamente è un processo di base motoria (come imparare ad andare in bicicletta), per questo una volta appreso il meccanismo non può essere dimenticato. Conclusioni: L’esperienza clinica ci porta a fare alcune considerazioni: – Le correlazioni tra problemi visivi e problemi posturali possono essere evidenziate solo attraverso un’adeguata batteria di tests che mirano a valutazione funzionale dell’intero sistema visivo. – Quando il problema visivo è la conseguenza di un problema posturale, la sola rieducazione visiva non è sufficiente alla soluzione del caso e diventa secondaria al trattamento posturale (forie verticali, gambacorta o necessità di solette posturali). In questi casi trattare la causa primaria è senz’altro auspicabile prima di trattare il problema visivo. Talvolta invece il problema visivo è primario rispetto al problema posturale ed il trattamento di tale problema assume valore prioritario per il raggiungimento dello scopo. Troviamo in questi casi atteggiamenti d’eccessivo avvicinamento del capo verso il libro da studiare o sul foglio da scrivere, o troviamo la testa ruotata o inclinata da un lato con conseguenti problemi algici a carico dell’apparato muscolo-scheletrico. – La rieducazione visiva contestualmente ad una corretta riprogrammazione posturale produce benefici duraturi nel tempo.Maggiori informazioni sulla posturologia in: www.posturology.infoDr.Riccardo Olent OptometristaDoctor of Optometry State University of LatviaC.so Vinzaglio, 26d 10121 Torino – ItalyTel. 011 541909 -011 5611030www.olent.it info@olent.itIl Dr. Riccardo OLENT riceve su appuntamento dal martedì al sabato dalle ore 9 alle12,00 e dalle 16 alle 19,00.Potete prenotare o chiedere informazioni inviando una mail a: info@olent.it otelefonando allo 011-541909 / 011-5611030Avvertenze: l’Olent Ottica è un centro Optometrico che non svolge attività Medica-Oculistica
Riccardo Olent
Ottico e Optometrista