Apprendere competenze e strumenti di comunicazione è ormai un’ineludibile esigenza da parte dei professionisti sanitari. Si tratta di una necessità ascrivibile al profondo cambiamento, avviato nei primi anni novanta, nell’universo della salute, e alla presenza di fenomeni interrelati che lasciano intravedere l’ampio potenziale strategico, organizzativo, relazionale delle discipline della comunicazione. La necessità di valorizzare percorsi di accoglienza per migliorare l’accessibilità , garantendo una costante attenzione alla centralizzazione del paziente e all’empowerment dell’utente, l’esigenza di strutturare fluidi processi comunicativi interni, tali da assicurare una corretta gestione del patrimonio informativo, l’importanza del benessere organizzativo come leva strategica per il miglioramento continuo della qualità , sono solo alcuni dei nuclei tematici da cui emerge che il management della comunicazione è indispensabile per la realizzazione di un cambiamento socio- culturale del servizio salute che impatti, non solo sugli esiti, ma su tutte le dimensioni cliniche ed organizzative dell’assistenza. Per acquisire strumenti comunicativi attuali e contemporanei, in grado di interpretare le esigenze di una rinnovata utenza, è però necessario l’abbandono di un approccio che identifichi nella comunicazione un dispositivo problem- solving, in grado di riportare risultati immediati, va piuttosto valorizzata la multidimensionalità della comunicazione sanitaria, ed il suo potenziale come “scienza del dubbio”, come abitudine dei singoli professionisti a gestire, governare, e quindi saper rimodulare, dinamiche relazionali e processi organizzativi. Quanto sin qui sottolineato è rintracciabile nel Piano Sanitario 2006-2008, attraverso cui si evince l’importanza di reimpostare modelli comunicativi con l’obiettivo di garantire equità sul versante della domanda e in relazione alle condizioni di accesso dei cittadini ai servizi assistenziali e, specularmente, nel documento di indirizzo sulla Comunicazione Pubblica in Sanità , redatto, a Maggio 2006, dall’Associazione Italiana di Comunicazione pubblica, che ribadisce il ruolo strategico della comunicazione in Sanità , proponendo il recupero di una visione non “antagonista” tra comunicatori e professionalità sanitarie, rafforzando il valore della comunicazione come sistema, come strumento di governo e di raccordo tra le diverse aree di azioni comunicative agenti nel SSN. In sintesi, acquisire competenze comunicative in Sanità significa rispondere al cambiamento culturale ed organizzativo che attiene il servizio salute, si tratta di uno strumento che va “praticato”, applicato nel reale secondo un processo di integrazione delle competenze e attraverso l’ampia varietà degli ambiti di intervento, ma che richiede, per sua propria natura, l’assunzione di una scelta responsabile, e partecipe al contesto, di chi intenda fare della comunicazione organizzativa sanitaria un concreto strumento strategico. “Migliorare la comunicazione con i cittadini; accrescere la partecipazione delle associazioni, del volontariato e delle altre parti interessate all’elaborazione delle politiche in tema di salute; la messa a punto di un approccio per integrare le questioni in tema di salute nelle altre politiche, per migliorare l’individuazione precoce, la valutazione e la comunicazione dei rischi sanitari; e promuovere la sicurezza dei prodotti e dei servizi destinati ai cittadini ”, rappresentano, infatti, i principali strumenti e le azioni da attuare per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano per l’armonizzazione della Sanità italiana nel contesto europeo. 1)“Migliorare la comunicazione con i cittadini; accrescere la partecipazione delle associazioni, del volontariato e delle altre parti interessate all’elaborazione delle politiche in tema di salute; la messa a punto di un approccio per integrare le questioni in tema di salute nelle altre politiche, per migliorare l’individuazione precoce, la valutazione e la comunicazione dei rischi sanitari; e promuovere la sicurezza dei prodotti e dei servizi destinati ai cittadini ”, rappresentano, infatti, i principali strumenti e le azioni da attuare per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel Piano per l’armonizzazione della Sanità italiana nel contesto europeo.
A. Dionisio
Scuola di Formazione in Management Sanitario- Direttore: Prof.ssa M. Triassi