La protesizzazione dei polpacci è una operazione
di chirurgia estetica indicata per pazienti con
deficit congeniti della muscolatura delle gambe
(esiti di poliomielite etc.) o per mancanza di spessore
ad uno od ad entrambi gli arti inferiori post
La protesizzazione dei polpacci è una operazione di chirurgia estetica indicata per pazienti con
deficit congeniti della muscolatura delle gambe (esiti di poliomielite etc.) o per mancanza di spessore ad uno od ad entrambi gli arti inferiori post traumatica od in pazienti che per un’esigenza estetica desiderino modellare le gambe dando ad esse maggior evidenza od infine a culturisti che vogliono ottenere un risultato estetico migliore con aumento volumetrico del polpaccio in quanto le protesi di silicone inserite nei polpacci producono per l’appunto un effetto tale da sopperire ad eventuali carenze costituzionali di sviluppo in questa area muscolare. La presenza di canoni corporali estetici differenti nelle varie aree geografiche ha differenziato il tipo di domanda, ad esempio in sud america, dove sono apprezzate le forme corporali a scapito di una eccessiva magrezza, tipica dei canoni europei, hanno contribuito ad una maggiore richiesta dell’intervento chirurgico di aumento volumetrico dei polpacci a scopo puramente estetico, specie nelle pazienti di sesso femminile. Il materiale utilizzato per tali protesi è il silicone a secondo delle necessità c’è la possibilità di utilizzare protesi simmetriche di forma ellittica tipo Glicenstein o asimmetriche a goccia tipo Montellano. Le protesi utilizzate possono essere singole o molteplici a secondo del risultato che si desidera ottenere. Per quanto concerne la tecnica chirurgica abbiamo due metodiche legate alla regione in cui sono posizionate le protesi. La prima utilizza il piano sotto aponeurotico, ossia sotto la fascia che ricopre il muscolo gastrocnemio inducendo l’aumento delle curve e della sinuosità delle gambe, senza lasciare apparire sotto la cute la forma dei muscoli. La seconda utilizza il piano submuscolare, ossia il piano posto sotto il muscolo gastrocnemio in tal caso la proiezione dei muscoli sarà più evidenziata. L’anestesia praticata è la peridurale con paziente sedato o sveglio, secondo le preferenze. Tale anestesia è molto sicura, la durata dell’intervento è di un’ora o più a secondo che sia trattata una gamba sola od entrambe ed inoltre a secondo che l’impianto sia singolo o plurimo il paziente solitamente è dimesso nella stesso giorno dell’intervento. La protesi è inserita attraverso una incisione trasversale di circa 4 cm, effettuata nel cavo popliteo, la sutura potrà essere o un’intradermica od a punti staccati. Il paziente dovrà rispettare un periodo di riposo relativo per la prima settimana, porterà inoltre per circa 40 giorni una ortesi che modellerà gli arti ed al contempo ridurrà la formazione di edemi od ematomi. Il risultato finale sarà apprezzabile dopo circa due mesi. La protesizzazione dei polpacci è una operazione di chirurgia estetica indicata per pazienti con deficit congeniti della muscolatura delle gambe (esiti di poliomielite etc.) o per mancanza di spessore ad uno od ad entrambi gli arti inferiori post traumatica od in pazienti che per un’esigenza estetica Voci bibliografiche: 1 Aiache AE: Calf implantation. Plast Reconstr Surg 1989 Mar; 83(3): 488-93[Medline]. 2 Carlsen LN: Calf augmentation–a preliminary report. Ann Plast Surg 1979 Jun; 2(6): 508-10[Medline].
G. Noschese
Presidente Società Italiana di Dermo Estetica e Chirurgia Estetica